AGCOM, ok al Regolamento per intermediazione diritto d’autore

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha approvato il Regolamento in materia di obblighi di informazione e adeguamento contrattuale degli autori e degli artisti, interpreti o esecutori (cd. AIE), nonché di rappresentatività degli organismi di gestione collettiva, in attuazione degli articoli 18-bis, 46-bis, 80, 84, 110-ter, 110-quater, 110-quinquies, 110-sexies, 180-ter della legge sul diritto d’autore (l. 633/1941).

L’approvazione arriva dopo la pubblicazione dello scorso 16 maggio della Delibera n. 95/24/CONS e a seguito del recepimento della Direttiva Copyright (UE 2019/790), avvenuto con il decreto legislativo 177/2021. Tale decreto ha conferito ad AGCOM nuove e specifiche competenze nel settore dell’intermediazione del diritto d’autore e dei diritti connessi.

Con tale Regolamento, che si aggiunge a quelli attuativi degli articoli 43-bis (delibera n. 3/23/CONS) e 102-decies (delibera n. 115/23/CONS), l’Autorità completa l’implementazione della citata Direttiva Copyright. 

Una tutela per il settore

Risultato di una lunga e articolata consultazione pubblica, il Regolamento AGCOM per l’intermediazione del diritto d’autore e dei diritti connessi coordina ed integra le diverse fonti normative.

Lo scopo dell’intervento è fornire sicurezza ed “elementi di certezza, mettendo a disposizione di tutti i soggetti operanti nel settore strumenti efficaci e di pratica applicazione”. 

Tutelare la specificità del settore è la priorità del Regolamento: infatti, gli interessi in gioco sono stati calibrati in modo da essere bilanciati “in misura proporzionata ed effettiva”.

Il Regolamento, oltre a definire le procedure di intervento dell’Autorità per dirimere le controversie tra autori e AIE e le loro controparti, disciplina anche l’assistenza negoziale prestata dall’Autorità nel raggiungimento di accordi di licenza per le opere sulle piattaforme di video on demand.

Inoltre, per la gestione collettiva del diritto d’autore e dei diritti connessi, il Regolamento determina i criteri di rappresentatività degli organismi di gestione collettiva (collecting societies). 

Infine, il Regolamento intende definire le procedure concernenti la determinazione del compenso adeguato e proporzionato (c.d. “equo compenso”) spettante ad autori, artisti e interpreti. 

Approvazione e calcolo dell’equo compenso 

Il Regolamento appena approvato non è il primo passo fatto dall’Autorità in materia di diritto d’autore e equo compenso. Lo scorso 19 gennaio, AGCOM ha pubblicato il comunicato stampa riguardante l’approvazione del Regolamento sull’equo compenso per l’utilizzo online delle pubblicazioni di carattere giornalistico

Nell’articolo 15 della Direttiva, in particolare, introduce anche per gli editori “il riconoscimento dei diritti di riproduzione e comunicazione al pubblico (già previsto dalla direttiva 2001/29/CE per altre categorie di titolari), intende colmare lo squilibrio di ricavi (il cd. value gap) tra le piattaforme online e i titolari dei diritti sulle pubblicazioni giornalistiche”.

Con l’approvazione del Regolamento si stabilisce, dunque, una base di calcolo dell’equo compenso. 

“I ricavi pubblicitari del prestatore derivanti dall’utilizzo online delle pubblicazioni di carattere giornalistico dell’editore, al netto dei ricavi dell’editore attribuibili al traffico di reindirizzamento generato sul proprio sito web dalle pubblicazioni di carattere giornalistico utilizzate online dal prestatore”.

Inoltre, in data 18 maggio 2023, l’Autorità aveva inoltre adottato la Delibera n. 115/23/CONS, che dà esecuzione all’art. 102-decies della legge sul diritto d’autore (l. n. 633/1941).

Articolo di T.S.