ROMA (ITALPRESS) – “Il nostro obiettivo è che Alexa diventi sempre più umana e proattiva. Già oggi più del 90% delle routine quotidiane degli utenti partono senza che ci sia una richiesta specifica, così come il 25% delle interazioni smart home. Per fare un esempio, se tutti i giorni spengo la luce in una stanza alle ore 23 perchè vado a dormire al piano di sopra e un giorno non la spengo, Alexa può prevedere che questo era un mio desiderio e magari avvertirmi di spegnere la luce o chiedermi di farlo al posto mio”. In un’intervista all’Italpress, Giacomo Costantini, Senior Business Development Manager di Amazon Alexa, ha fatto il punto sulle ultime novità del noto assistente personale intelligente Alexa, sempre più entrato a far parte delle vite degli italiani fin dal 2018, anno in cui è stato lanciato nel Bel Paese.
“Le interazioni che vediamo sono in continua crescita – ha ricordato Costantini – Dal 2018 a oggi abbiamo registrato più di 17 miliardi di interazioni di cui otto solo nell’ultimo anno. Se diamo uno sguardo alle categorie specifiche, abbiamo avuto più di 800 milioni di timer e sveglie impostate, 400 milioni di ore di musica riprodotta, diversi milioni di chiamate. A livello locale il Molise è la regione cresciuta maggiormente in termini di utenti attivi rispetto all’anno scorso – ha aggiunto soffermandosi su alcuni dati statistici per il territorio italiano – Mentre se guardiamo il numero delle utenze la provincia più grande è quella di Roma e la regione con più utenti è la Lombardia”.
L’acquisto e la fruizione di contenuti resta una delle funzionalità sulle quali l’azienda spinge di più: “Ci sono diversi contenuti che si possono acquistare all’interno di Alexa, vale a dire le skill, cioè le app sviluppate da terze parti per Alexa – ha spiegato Costantini – E’ possibile andare ad acquistare dei prodotti premium come se fosse lo shop di un’app, così come con la funzionalità shopping è possibile interagire con lo store di Amazon, acquistare o aggiungere un prodotto al carrello”.
Il dirigente di Amazon Alexa ha poi ricordato le ultime novità, tra queste i dispositivi che integrano anche la parte video come Echo Show 15, in forte ascesa sul mercato con oltre il 150% in più di vendite a livello mondiale, ma anche il recente accordo con l’Unione italiana ciechi: “Abbiamo sviluppato una skill per i loro associati che permette di ricevere in tempo reale i quotidiani e le riviste con le quali è stato stretto un accordo. Tramite Alexa è possibile farsi leggere le ultime notizie”. Un’interazione sempre più umana e meno robotica resta l’obiettivo principale dell’azienda, che nel centro di sviluppo di Torino, con oltre 50 persone impiegate, lavora ogni giorno per migliorare le funzionalità di Alexa: “Ci si occupa di fare imparare ad Alexa la lingua italiana, dalla grammatica alla fonetica passando per la contestualizzazione dei vari verbi, così come tutti i vari regionalismi. Delle frasi come ‘spengì in Toscana vengono riconosciute da Alexa e associate alla versione italiana che in questo caso è ‘spegnì – ha concluso – Il lavoro che facciamo a Torino è basato sulla comprensione dell’audio degli utenti e l’interpretazione corretta del comando”.
“Le interazioni che vediamo sono in continua crescita – ha ricordato Costantini – Dal 2018 a oggi abbiamo registrato più di 17 miliardi di interazioni di cui otto solo nell’ultimo anno. Se diamo uno sguardo alle categorie specifiche, abbiamo avuto più di 800 milioni di timer e sveglie impostate, 400 milioni di ore di musica riprodotta, diversi milioni di chiamate. A livello locale il Molise è la regione cresciuta maggiormente in termini di utenti attivi rispetto all’anno scorso – ha aggiunto soffermandosi su alcuni dati statistici per il territorio italiano – Mentre se guardiamo il numero delle utenze la provincia più grande è quella di Roma e la regione con più utenti è la Lombardia”.
L’acquisto e la fruizione di contenuti resta una delle funzionalità sulle quali l’azienda spinge di più: “Ci sono diversi contenuti che si possono acquistare all’interno di Alexa, vale a dire le skill, cioè le app sviluppate da terze parti per Alexa – ha spiegato Costantini – E’ possibile andare ad acquistare dei prodotti premium come se fosse lo shop di un’app, così come con la funzionalità shopping è possibile interagire con lo store di Amazon, acquistare o aggiungere un prodotto al carrello”.
Il dirigente di Amazon Alexa ha poi ricordato le ultime novità, tra queste i dispositivi che integrano anche la parte video come Echo Show 15, in forte ascesa sul mercato con oltre il 150% in più di vendite a livello mondiale, ma anche il recente accordo con l’Unione italiana ciechi: “Abbiamo sviluppato una skill per i loro associati che permette di ricevere in tempo reale i quotidiani e le riviste con le quali è stato stretto un accordo. Tramite Alexa è possibile farsi leggere le ultime notizie”. Un’interazione sempre più umana e meno robotica resta l’obiettivo principale dell’azienda, che nel centro di sviluppo di Torino, con oltre 50 persone impiegate, lavora ogni giorno per migliorare le funzionalità di Alexa: “Ci si occupa di fare imparare ad Alexa la lingua italiana, dalla grammatica alla fonetica passando per la contestualizzazione dei vari verbi, così come tutti i vari regionalismi. Delle frasi come ‘spengì in Toscana vengono riconosciute da Alexa e associate alla versione italiana che in questo caso è ‘spegnì – ha concluso – Il lavoro che facciamo a Torino è basato sulla comprensione dell’audio degli utenti e l’interpretazione corretta del comando”.
– foto Italpress –
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