ROMA (ITALPRESS) – Nel 2021 saranno 16 milioni di euro le risorse che il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, in capo alla Presidenza, potrà erogare per offrire sostegno alle persone più fragili, finanziando i progetti realizzati da enti non profit impegnati a dare una risposta ai problemi del Paese causati dalla crisi sanitaria, economica e sociale. Le Linee Guida del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo, che ne indirizzano l’attività nei due anni 2021-2022, vedono tre tematiche prioritarie di intervento: il supporto psicologico a soggetti colpiti dalla pandemia, inserimento lavorativo e giovani. “Lo scorso anno il Fondo ha affrontato una situazione difficile per l’esplodere della pandemia che ha sommato nuove difficoltà, ha aumentato la disoccupazione, ha messo in difficoltà i ragazzi con la DAD, ha colpito più gravemente l’occupazione femminile. Nei confronti di tutte queste difficoltà il Fondo è presente nell’ambito del modello che è quello di Intesa Sanpaolo, che nel sociale è diventato un esempio perchè ha inserito queste azione nel proprio piano di impresa”, ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro nel corso della presentazione.
Il Fondo “ha degli obiettivi visibili, chiari, verificabili, quindi un modello quello di Intesa Sanpaolo. Oggi il Fondo di Beneficenza ha di fronte altre sfide, o meglio la continuazione di quelle che abbiamo già affrontato lo scorso anno e la loro evoluzione”, ha aggiunto.
Gli ambiti di intervento per il biennio 2021-2022 riguardano il supporto psicologico ai malati di Covid e ai soggetti maggiormente colpiti dalla pandemia, come risposta a uno dei molteplici rischi, relativo alla cosiddetta pandemic fatigue, ovvero un insieme di demotivazione e fatica nel seguire i comportamenti protettivi indispensabili per fronteggiare l’emergenza sanitaria. In questo ambito rientrato a titolo di esempio progetti a favore di operatori sanitari, malati di Covid-19, familiari delle vittime, anziani, caregiver, bambini, adolescenti e giovani con disturbi psichici. Inoltre, la formazione e l’inserimento lavorativo di soggetti fragili, con particolare attenzione per le nuove povertà.
Oltre a queste priorità, il Fondo di Beneficenza continuerà a sostenere progetti inerenti ad altre tematiche sociali come il sostegno al contrasto della povertà educativa e della violenza intra familiare in tutte le sue possibili forme, la povertà sanitaria, le disabilità fisiche e intellettive e, a livello territoriale, lo sport dilettantistico inclusivo. Una parte dello stanziamento sarà a disposizione della Banca dei Territori per il sostegno – con interventi entro i 5.000 euro – di progetti a diretto impatto locale, espressione della comunità di riferimento e individuati dalle Direzioni Regionali.
Destinatari delle risorse del Fondo saranno anche le iniziative presentate da enti religiosi per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale a beneficio di soggetti svantaggiati e ai margini della società e quelle a favore della ricerca scientifica per progetti che hanno come obiettivo il miglioramento della qualità della vita delle persone con una possibile risposta a gravi problematiche o a bisogni emergenti.
“Nel biennio precedente avevamo tre focus: demenza senile, dispersione scolastica e violenza contro donne e minori. Con l’arrivo della pandemia non abbiamo cambiato i nostri focus perchè per sfortuna erano in linea con quanto successo lo scorso anno”, ha spiegato Giovanna Paladino, responsabile della segreteria tecnica di presidenza Intesa Sanpaolo, spiegando che sono state utilizzate anche “le riserve, e per intervenire sulla ricerca contro il Covid-19 è stato messo a disposizione un plafond di circa 1 milione. “I focus li abbiamo ogni due anni – ha aggiunto – perchè l’emergenza è una cosa che trattiamo a parte, i focus inoltre non escludono il resto della nostra area di azione”.
(ITALPRESS).
Il Fondo “ha degli obiettivi visibili, chiari, verificabili, quindi un modello quello di Intesa Sanpaolo. Oggi il Fondo di Beneficenza ha di fronte altre sfide, o meglio la continuazione di quelle che abbiamo già affrontato lo scorso anno e la loro evoluzione”, ha aggiunto.
Gli ambiti di intervento per il biennio 2021-2022 riguardano il supporto psicologico ai malati di Covid e ai soggetti maggiormente colpiti dalla pandemia, come risposta a uno dei molteplici rischi, relativo alla cosiddetta pandemic fatigue, ovvero un insieme di demotivazione e fatica nel seguire i comportamenti protettivi indispensabili per fronteggiare l’emergenza sanitaria. In questo ambito rientrato a titolo di esempio progetti a favore di operatori sanitari, malati di Covid-19, familiari delle vittime, anziani, caregiver, bambini, adolescenti e giovani con disturbi psichici. Inoltre, la formazione e l’inserimento lavorativo di soggetti fragili, con particolare attenzione per le nuove povertà.
Oltre a queste priorità, il Fondo di Beneficenza continuerà a sostenere progetti inerenti ad altre tematiche sociali come il sostegno al contrasto della povertà educativa e della violenza intra familiare in tutte le sue possibili forme, la povertà sanitaria, le disabilità fisiche e intellettive e, a livello territoriale, lo sport dilettantistico inclusivo. Una parte dello stanziamento sarà a disposizione della Banca dei Territori per il sostegno – con interventi entro i 5.000 euro – di progetti a diretto impatto locale, espressione della comunità di riferimento e individuati dalle Direzioni Regionali.
Destinatari delle risorse del Fondo saranno anche le iniziative presentate da enti religiosi per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale a beneficio di soggetti svantaggiati e ai margini della società e quelle a favore della ricerca scientifica per progetti che hanno come obiettivo il miglioramento della qualità della vita delle persone con una possibile risposta a gravi problematiche o a bisogni emergenti.
“Nel biennio precedente avevamo tre focus: demenza senile, dispersione scolastica e violenza contro donne e minori. Con l’arrivo della pandemia non abbiamo cambiato i nostri focus perchè per sfortuna erano in linea con quanto successo lo scorso anno”, ha spiegato Giovanna Paladino, responsabile della segreteria tecnica di presidenza Intesa Sanpaolo, spiegando che sono state utilizzate anche “le riserve, e per intervenire sulla ricerca contro il Covid-19 è stato messo a disposizione un plafond di circa 1 milione. “I focus li abbiamo ogni due anni – ha aggiunto – perchè l’emergenza è una cosa che trattiamo a parte, i focus inoltre non escludono il resto della nostra area di azione”.
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