Nominato dal Consiglio dei ministri, nella seduta di oggi 13 settembre.
Nato a Portogruaro (Venezia), il 27 agosto 1968, Andrea Martella è laureato in Lettere e filosofia, è dirigente di partito, e ha ricoperto vari incarichi politici ed amministrativi.
È stato segretario della federazione provinciale DS di Venezia. Con i Democratici di Sinistra ha assunto vari incarichi a livello nazionale: nel 2003 è stato nominato vice Responsabile del Dipartimento Economia, nel 2005 Coordinatore della Commissione per il Programma Elettorale dei DS, nel 2006 Responsabile del Dipartimento alle Attività Produttive.
Con la nascita del Partito Democratico è diventato Coordinatore della fase costituente per il Nord Responsabile nazionale Nord nella Segreteria nazionale di Veltroni. Tra il 2008 e il 2009 ha ricoperto il ruolo di Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel Governo ombra del Partito Democratico.
È stato eletto nel 2001 alla Camera dei Deputati, riconfermato nel 2006, 2008 e 2013.
Dal 1° aprile 2014 e fino alla Cessazione del mandato parlamentare il 22 marzo 2018, ha fatto parte della Delegazione parlamentare presso l’Assemblea Parlamentare della Nato.
Prima della nomina a sottosegretario, ha svolto le funzioni di Coordinatore della segreteria nazionale del PD.
«Con la nomina del nuovo Sottosegretario delegato all’editoria, Andrea Martella, – commenta il Segretario Generale USPI, Francesco Saverio Vetere – si apre una fase nuova che deve riguardare le vecchie criticità del settore editoriale, come la crisi di vendita e di entrate pubblicitarie dei giornali cartacei e la crescita ancora insufficiente dei giornali online, ma anche le tematiche nuove poste dalla legge di bilancio 2018 sui contributi pubblici al settore. Alcune proposte sono state discusse nell’ambito degli Stati generali dell’editoria, ma ora è necessario che il settore abbia delle risposte destinate all’avvio di politiche efficaci a sostegno delle imprese editoriali e, di conseguenza, del lavoro giornalistico e grafico. Il nuovo Sottosegretario è atteso quindi da un compito non semplice».
«L’USPI, – conclude Vetere – nel formulare i migliori auspici di buon lavoro, ribadisce la sua volontà di fornire ogni collaborazione al nuovo Governo, nell’interesse del patrimonio di pluralismo informativo che i giornali di ogni tipo rappresentano».