
Secondo Salini “è un’esigenza, anche competitiva, quella di ripartire dai grandi interventi e se non sfruttiamo quest’occasione resteremo ancora più indietro”. Per fare questo “serve un modello Genova. Il Paese ha fatto squadra. E dobbiamo fare lo stesso anche ora. Il codice degli appalti così com’è non può funzionare. Ma non puntiamo a norme speciali basterebbe che venisse applicato pari pari il codice europeo. Dobbiamo eliminare la cultura del sospetto e fissare regole semplici ed efficaci”. Nel dettaglio, spiega ancora Salini, “con 13 miliardi possiamo sbloccare 41 miliardi già stanziati e dare il via a 17 grandi opere strategiche immediatamente cantierabili”, per l’edilizia scolastica “basterebbero 10 miliardi per rimettere a norma le strutture. Poi ci sono gli ospedali” e “con 20 miliardi potremmo dotare le nostre città di sistemi di mobilità urbana rispettosi dell’ambiente”. Un progetto ambizioso da realizzare in 12 mesi e per questo, secondo il Ceo di Webuild, “serve una regia unica, una piattaforma centralizzata presso la Presidenza del Consiglio che allinei e coordini tutte le amministrazioni su un piano infrastrutturale di questo tipo. Se lavoriamo tutti assieme si può fare”.
(ITALPRESS).