Vito Crimi a USPI: “Contrari a concedere incentivi per non crescere. Immagino una Spotify del giornalismo”

Il Vice ministro dell’interno, capo politico del movimento 5 stelle ed ex sottosegretario all’editoria è intervenuto, in diretta web, all’ultimo “Il mercoledì degli editori” di USPI.

Sollecitato dal Segretario Generale USPI, Francesco Saverio Vetere, e dal Vice Segretario, Sara Cipriani, il Sen. Vito Crimi ha esposto, in collegamento a distanza con “Il mercoledì degli editori” di USPI, il pensiero suo e del M5S sugli aiuti all’editoria, inseriti nel decreto Rilancio ora all’esame del parlamento, e sugli sviluppi possibili del finanziamento pubblico al settore.

Crimi ha innanzitutto tenuto a confermare il placet dato dalla sua forza politica alle iniziative e alle proposte dell’attuale sottosegretario Martella, in questo evidente momento di emergenza del settore.

Ma sulle prospettive del comparto editoriale è stato interessante conoscere il pensiero del capo dei 5stelle.

“Va rivisto completamente il sistema attuale della distribuzione del finanziamento all’editoria. – ha spiegato Crimi – Superare la logica del contributo in funzione della compagine sociale dell’editore, e favorire la nascita di nuovi prodotti editoriali che possano, in pochi anni, affrancarsi dai soldi dello Stato”.

“Basta ad un incentivo al non crescere. – ha sottolineato il Vice ministro – Perché finora, purtroppo, la logica è stata questa ‘Tanto c’è il finanziamento pubblico, faccio affidamento a quei fondi e non rinnovo’. Invece non ci si deve adagiare”.

Aiuti – ipotizzati anche a livello provinciale – ai giornali digitali, alla stampa locale e iperlocale anche cartacea, se porta innovazione a basso impatto energetico e ecologico, questo ha sostenuto il senatore.

Che poi ha rivelato un progetto:

“Arrivare a un pagamento unico per una informazione plurima. Un ‘supermercato dell’informazione’, come fosse edicola aperta al pubblico. Una ‘Spotify’ del giornalismo”.