“Tech Stack 2024” come cambia l’ecosistema tecnologico dell’editoria digitale

Lo studio “The Tech Stack for press publishers” del 2024, realizzato da Sciences Po in collaborazione con professionisti del settore mediatico francese, offre una panoramica analitica approfondita dell’infrastruttura tecnologica che sostiene l’editoria contemporanea.

Giunto alla sua quarta edizione, questo progetto di ricerca è stato originariamente concepito nel 2021 da Marion Wyss, esperta di strategie di acquisizione di abbonati per media online, ed è stato successivamente istituzionalizzato da Sciences Po nel 2022, garantendone l’aggiornamento annuale.

La metodologia si distingue per il suo approccio collaborativo: l’analisi è stata coordinata da Marion Wyss e Florence Voirin Larosa (Program Manager presso Sciences Po Executive Education), con il contributo specialistico di un team di quattro professionisti di alto profilo: Sophie Cassam Chenaï (Direttrice Digitale de Le Parisien), Sacha Morard (ex CTO/CIO del Gruppo Le Monde), Laurent Suply (Direttore Prodotto e Operazioni presso Le Figaro) e Morgiane Achache (Direttore Prodotto). I risultati rivelano un ecosistema digitale in rapida evoluzione, caratterizzato da una complessità strategica e da tensioni strutturali significative.

Frammentazione e diversificazione tecnologica

L’indagine, che ha coinvolto oltre 50 gruppi editoriali rappresentanti circa 5 miliardi di visualizzazioni mensili, documenta una persistente frammentazione delle scelte tecnologiche. Nonostante l’emergere di soluzioni dominanti in alcuni segmenti (Google Ad Manager nell’adserver, Prolexis nella correzione grammaticale, Didomi nella gestione di privacy e consenso), il panorama tecnologico rimane estremamente diversificato.

Questa eterogeneità riflette la molteplicità di esigenze, priorità e risorse degli editori, che devono bilanciare l’adozione di soluzioni standardizzate con lo sviluppo di tecnologie proprietarie. Le soluzioni in-house continuano a prevalere in aree strategiche come:

  • Sistemi di gestione dei contenuti (CMS)
  • Strumenti per testi live
  • Piattaforme di datalake (per archiviare grandi volumi di dati)
  • Sistemi Single Sign-On (SSO)

Tuttavia, queste soluzioni interne spesso faticano a soddisfare le crescenti richieste di flessibilità e modernità, costringendo gli editori a riconsiderare periodicamente il proprio approccio tecnologico.

Comprendere il concetto di “stack tecnologico”

Il termine “stack tecnologico” rappresenta la metafora concettuale dell’architettura stratificata di tecnologie interconnesse che sostengono l’operatività digitale di un’organizzazione mediatica. Questo termine, derivato dall’informatica, descrive efficacemente come diverse soluzioni tecnologiche si sovrappongano e interagiscano in un sistema integrato, formando letteralmente una “pila” (stack) di strumenti e piattaforme.

Nel contesto editoriale, lo stack tecnologico comprende l’intero spettro di applicazioni, framework, linguaggi di programmazione e infrastrutture che consentono la creazione, distribuzione e monetizzazione dei contenuti. La complessità e l’articolazione di questi stack riflettono l’evoluzione della trasformazione digitale nel settore, dove l’aggiunta iterativa di nuove soluzioni tecnologiche ha creato ecosistemi sofisticati ma talvolta frammentati.

L’emergere dei datalake nell’ecosistema editoriale

Un elemento particolarmente significativo nell’evoluzione degli stack tecnologici editoriali è il datalake, un repository centralizzato che permette l’archiviazione di volumi massivi di dati eterogenei nel loro formato nativo. A differenza dei tradizionali database strutturati, i datalake consentono la memorizzazione di dati grezzi senza richiedere una definizione preliminare della loro struttura.

Nel contesto editoriale, i datalake rappresentano una risorsa strategica fondamentale, permettendo l’integrazione di diverse fonti informative:

  • Comportamento degli utenti
  • Metriche di engagement
  • Dati di abbonamento
  • Interazioni sui social media
  • Analisi dei contenuti

Questa centralizzazione consente analisi multidimensionali che alimentano processi decisionali data-driven, ottimizzando segmentazione dell’audience, personalizzazione dei contenuti e strategie di monetizzazione.

La rilevanza crescente dei datalake è evidenziata nel rapporto, con un tasso di soddisfazione di 7.6/10 e l’adozione di soluzioni come Google Big Query (23%), Snowflake (13%) e Amazon S3/Redshift (11%), affiancate da implementazioni proprietarie che riflettono l’importanza strategica attribuita a queste infrastrutture.

Accelerazione dell’Intelligenza Artificiale

Un dato particolarmente rilevante riguarda l’adozione accelerata dell’intelligenza artificiale, con oltre il 70% degli intervistati che utilizza strumenti IA trasversalmente in tutti i reparti. ChatGPT emerge come tecnologia predominante, affiancata da soluzioni specializzate per:

  • Generazione di contenuti promozionali
  • Ottimizzazione delle campagne di subscription
  • Segmentazione avanzata dell’audience
  • Trascrizione automatica di interviste
  • Creazione di titoli ottimizzati SEO
  • Assistenza nella scrittura del codice
  • Generazione di documentazione tecnica

È significativo notare che queste tecnologie sono ancora percepite come sperimentali e mancano di una piena integrazione nei flussi di lavoro produttivi. Gli editori esprimono una necessità crescente di soluzioni IA più mature, strategicamente allineate con i loro obiettivi di business.

Soddisfazione e tensioni strutturali

L’analisi longitudinale rivela un incremento significativo nella soddisfazione complessiva degli stack tecnologici. Mentre negli ultimi tre anni la soddisfazione media faticava a raggiungere il 6.4/10, i punteggi attuali mostrano un miglioramento sostanziale:

  • Stack editoriale: 6.9/10
  • Stack di marketing: 7/10
  • Stack tecnico: 8/10

Questo progresso riflette investimenti mirati e una maggiore consapevolezza strategica dell’importanza dell’infrastruttura tecnologica. Tuttavia, persistono tensioni significative, particolarmente evidenti in aree critiche come:

  • Gestione degli abbonamenti (6.1/10)
  • Pianificazione editoriale (6.5/10)
  • Soluzioni e-commerce (6.2/10)

Le criticità identificate riguardano principalmente problemi di integrazione, carenza di supporto e difficoltà nell’utilizzare pienamente le potenzialità delle tecnologie adottate. La moltiplicazione degli strumenti pone inoltre sfide di interoperabilità che rallentano lo sfruttamento ottimale dei dati, elemento cruciale per l’efficacia delle strategie di marketing ed editoriali.

Implicazioni strategiche per l’editoria digitale

L’indagine evidenzia quattro dimensioni fondamentali che richiedono un ripensamento strategico:

  1. Integrazione tecnologica: Necessità di una maggiore coesione tra piattaforme diverse, con particolare attenzione all’automazione dei flussi di lavoro e alla centralizzazione dei dati.
  2. Sviluppo delle competenze: Carenza critica di risorse umane qualificate per l’implementazione e la gestione delle soluzioni tecnologiche avanzate.
  3. Sostenibilità economica: Tensione tra la necessità di innovazione e i vincoli di budget, con particolare criticità per l’adozione di soluzioni cloud e SaaS.
  4. Governance tecnologica: Esigenza di sviluppare framework decisionali strutturati per guidare l’evoluzione dell’infrastruttura tecnologica in un contesto di rapido cambiamento.

Questo rapporto rappresenta uno strumento analitico fondamentale per comprendere la metamorfosi digitale in corso nell’editoria francese, che a breve si espanderà almeno ad altri due paesi europei, offrendo spunti preziosi per la formulazione di strategie tecnologiche sostenibili in un settore caratterizzato da profonde e continue evoluzioni.