Raddoppiano le intimidazioni ai giornalisti nei primi mesi del 2020, allarme Viminale

Il 25 giugno scorso, il “Centro di coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti”, istituito presso il Ministero dell’Interno, ha rilasciato dei dati relativi alla situazione delle minacce ai giornalisti nell’arco di questi primi sei mesi del 2020

Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, e il presidente dell’Osservatorio Ossigeno per l’Informazione, Alberto Spampinato, durante il loro incontro a Roma, hanno espresso forte preoccupazione per le intimidazioni e le minacce che i giornalisti continuano a subire e hanno apprezzato l’impegno promesso dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a preservare in tutti i territori la libertà di stampa quale “presidio fondante della nostra democrazia”.

“Condividiamo queste parole del ministro, pronunciate il 25 giugno. Il richiamo è quanto mai opportuno alla luce degli ultimi accertamenti del Centro di documentazione del Viminale, che nei primi mesi del 2020 ha rilevato 83 minacce denunciate da giornalisti. Gli 83 episodi sono stati rilevati nel primo semestre dell’anno. Nell’intero anno precedente ne erano stati rilevati 79. Il dato dell’anno corrente mostra dunque una forte accelerazione del fenomeno: un fatto che non può essere sottovalutato. Infatti, nel 2020 il ritmo mensile delle minacce risulta raddoppiato rispetto al 2018 e al 2019. Questo andamento è stato giustamente definito “preoccupante” dal vice ministro dell’Interno Matteo Mauri. Per noi è un andamento allarmante”.

I dati sono quindi molto al di sopra di quelli del 2019: nel primo trimestre di quest’anno, l’Osservatorio Ossigeno per l’Informazione, “che svolge un monitoraggio indipendente e tiene conto anche dell’inarrestabile abuso che si fa nel nostro paese delle querele per diffamazione a scopo intimidatorio e punitivo, ha infatti segnalato 123 intimidazioni. Lo stesso andamento è stato rilevato da Ossigeno nel semestre successivo”.

Ecco perché Verna e Spampinato affermano di apprezzare le soluzioni proposte dal ministro Lamorgese:

“Di fronte a tutto ciò, consideriamo pienamente giustificate le nuove iniziative annunciate dal ministro Lamorgese per contrastare più sistematicamente il fenomeno sul territorio nazionale mobilitando le Prefetture, e per intervenire più efficacemente anche sul piano della prevenzione, con rilevazioni più puntuali e con iniziative utili a sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sull’atteggiamento da tenere di fronte all’acutizzarsi di un fenomeno di grave rilevanza sociale. Il diffondersi di reazioni ingiustificabili nei confronti dei cronisti, l’affermarsi di un clima di intolleranza verso gli operatori dell’informazione e l’informazione giornalistica stessa, l’uso frequente di un linguaggio di odio mettono in pericolo i giornalisti e impediscono la discussione pubblica”.

L’Ordine dei giornalisti e l’Osservatorio Ossigeno per l’Informazione – concludono i presidenti dell’Odg e di Ossigeno – sosterranno concretamente queste nuove iniziative del Viminale e mettono a disposizione delle Prefetture le loro conoscenze e i loro esperti, anche al fine di  realizzare iniziative di formazione congiunta per giornalisti e tutori dell’ordine, nella convinzione che una migliore conoscenza reciproca delle rispettive prerogative e dei limiti delle proprie competenze possa contribuire alla prevenzione e al contrasto delle minacce rivolte ai giornalisti”.