Privacy: multata Clearview AI, società di riconoscimento facciale

Clearview AI, società di riconoscimento facciale statunitense, è stata multata con 7,5 milioni di sterline dalle autorità britanniche. La sanzione è stata inflitta per aver raccolto illegalmente le immagini del viso dei cittadini nel Regno Unito.

La società, raccogliendo i dati facciali, crea un database online globale a cui i clienti dell’azienda attingono per i loro scopi pubblicitari.

Le sanzioni

Si tratta della quarta sanzione che Clearview AI riceve, dopo quelle emesse in Austria, Francia e Italia.

A marzo di quest’anno, proprio il Garante per la privacy del nostro Paese ha annunciato una multa di 20 milioni di euro per la società.  Infatti, secondo l’Autorità, l’azienda statunitense avrebbe “trattato illegalmente dati personali, compresi i dati biometrici e di geolocalizzazione” degli italiani.

In quell’occasione, il CEO di Clearview aveva risposto che l’azienda, avendo sede negli Stati Uniti, non è soggetta alla legislazione europea in materia di privacy. Per questo, essa non risponde al Regolamento generale sulla protezione dei dati (il GDPR) in vigore in Ue.

Inoltre, l’organizzazione afferma che il database di riconoscimento facciale, con circa 20 miliardi di immagini, sia realizzato con contenuti pubblicati su Facebook e Instagram.  

Contrariamente, il commissario per l’informazione in UK, John Edwards, ha dichiarato che il più grave problema di Clearview sia la rivendita delle informazioni a scopo di lucro. “L’azienda non solo consente l’identificazione dei volti in archivio ma monitora efficacemente il comportamento delle persone e lo offre come servizio commerciale. Questo è inaccettabile. Ecco perché abbiamo agito per proteggere le persone nel Regno Unito sia multando la società che emettendo un avviso di esecuzione per intimare la cancellazione del database in suo possesso”, ha spiegato.

Articolo di I.M.