“Operazione #cheguaio”: sequestro di 10 siti web pirata per diffusione illecita di giornali, riviste ed e-book

Denunciati 9 soggetti per violazione della normativa sul diritto di autore.

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo di urgenza, emesso dalla locale Procura della Repubblica, di 10 siti web “pirata”, tramite i quali è stata operata la diffusione illecita di giornali, riviste ed e book in violazione della normativa sul diritto di autore.

Le attività investigative svolte dalle Fiamme Gialle baresi hanno, difatti, consentito di individuare alcuni siti che hanno posto a disposizione del pubblico l’intero contenuto di giornali, riviste e libri, permettendo a chiunque di scaricare illecitamente e gratuitamente le relative copie digitali, attraverso link di collegamento a risorse web gestite su server esteri.

L’attività di polizia giudiziaria (operazione denominata “#cheguaio!”) costituisce l’ulteriore sviluppo di indagini, a tutela del diritto di autore, avviate nel 2020 a seguito della denuncia presentata dalla FIEG.

Le indagini hanno determinato, finora, la chiusura di 329 canali e gruppi di utenti presenti su Telegram, nonché l’identificazione di diversi soggetti responsabili della distribuzione illecita di migliaia di copie digitali di quotidiani.

In quest’ultima operazione di polizia, la puntuale analisi del contenuto della memoria degli apparati sequestrati ha consentito di acquisire ulteriori elementi di riscontro delle condotte illecite tenute da 9 soggetti indagati per i reati di “pirateria editoriale”. In tale contesto è emerso che i responsabili della gestione dei siti oggetto di sequestro non percepivano dagli utenti alcun corrispettivo per l’accesso ai relativi contenuti, traendo, invece, profitto dalla pubblicità inserita nelle relative pagine sotto forma di banner e pop up.

“La presente attività eseguita dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bari  – si legge in una nota sul sito della Guardia di finanzaconferma come il mercato della pirateria editoriale rappresenti un business illecito molto fiorente, in grado di coinvolgere una vastissima platea di utenti che lo alimentano, spesso inconsapevoli delle conseguenze, anche di natura penale, cui si espongono e degli ingenti danni economici che tale pratica arreca sia ai titolari dei diritti di autore, sia in senso più ampio all’economia nazionale”.

Resta fondamentale, per gli editori, che si arrivi al più presto al recepimento in Italia della legge europea sul copyright in modo da tutelare il diritto degli editori rispetto alle piattaforme online che utilizzano le notizie.