Nuovo strumento anti-disinformazione di Facebook, notifiche agli utenti che interagiscono con fake news

Facebook non interrompe la sua opera di sanificazione del web dalle fake news, che creano disinformazione dannosa e soprattutto estremamente pericolosa in un momento di pandemia mondiale.
Il nuovo progetto lanciato qualche giorno fa dallo stesso Mark Zuckerberg sul suo profilo Facebook si aggiunge a quelli precedentemente presentati (come il Covid-19 Information Center sul web dalla fine di marzo) e riguarda due nuove iniziative:

  • Per quanto riguarda la prima, il social mostrerà una notifica a tutte le persone che hanno interagito con fake news, facendola apparire in cima al flusso di notizie. Tutte le persone che nelle scorse settimane hanno interagito in qualsiasi modo con fake news sul social, sono state poi reindirizzate su contenuti verificati (la maggior parte delle volte direttamente sul sito dell’Oms) e i contenuti disinformativi sono stati rimossi da Facebook;
  • La seconda invece è una nuova sezione all’interno del Covid-19 Information Center, denominata “Get the Facts”, che mostrerà agli utenti gli articoli verificati dai fact-checkers partner di Facebook (il social infatti lavora con oltre 60 organizzazioni di fact checking che rivedono contenuti in oltre 50 lingue in tutto il mondo). Questa sezione, al momento, è presente solo negli Stati Uniti, ma presto giungerà anche in Europa.

Il vicepresidente di Facebook, Guy Rosen, spiega il funzionamento di questi nuovi servizi del social: “Sulla base di un fact-check siamo in grado di avviare metodi di rilevamento delle similitudini che identificano i duplicati di storie già smentite. Ad esempio, durante il mese di marzo, abbiamo mostrato avvisi su circa 40 milioni di post su Facebook, basati su circa 4.000 articoli di analisi ad opera dei nostri partner indipendenti per il fact-checking. In circa il 95% dei casi, quando le persone hanno visualizzato quegli avvisi, non sono andate a vedere il contenuto originale. Abbiamo anche rimosso centinaia di migliaia di notizie false che potrebbero provocare danni fisici imminenti”, conclude.