Monito OdG: profughi afgani, osservanza della Carta di Roma

Data la situazione in Afghastistan, la copertura dei media ed il considerevole numero di profughi già arrivati nel nostro Paese, giunge chiaro e comprensibile il monito dell’Ordine dei Giornalisti ai colleghi che si occupano del tema. 

“È più che mai necessario in questo momento di accoglienza dei profughi afghani che giungono in Italia in fuga dal loro Paese adottare la scrupolosa osservanza della Carta di Roma, che tutela la privacy dei rifugiati e dei migranti”. Così si legge in una nota sul sito del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. 

Nello specifico, “i giornalisti che li intervistano sono tenuti ad usare ogni accortezza in merito alla divulgazione delle loro identità e della loro immagine perché non divengano oggetto di ritorsioni contro loro stessi o i loro familiari rimasti in Afghanistan. La disponibilità a testimoniare le loro storie, in un momento di massimo coinvolgimento emotivo, va messo in relazione anche alla mancata conoscenza delle dinamiche mediatiche tipiche del contesto socioculturale da cui provengono, diverso rispetto al nostro abituati a valutare il riscontro della comunicazione”.

Si suggerisce inoltre, anche in presenza di un consenso libero e informato dell’interessato, di evitare la pubblicazione del nome completo dell’intervistato (a meno che sia indispensabile per la sopravvivenza propria e/o della famiglia).

L’Associazione Carta di Roma fornisce, inoltre, delle linee guida utili al giornalista per lo svolgimento del proprio lavoro, con strumenti ad hoc per un’informazione corretta sui temi dell’immigrazione e dell’asilo.