
Nel mirino dell’Europa, già da tempo in realtà, ci sono i modelli IA per finalità generali e ancora di più i modelli IA per finalità generali con rischi sistemici.
La creazione di norme che possano disciplinare la fornitura di GPAI (modelli IA per uso generale) è un tema cardine degli ultimi mesi, soprattutto rispetto al Codice di pratiche sull’IA oggi in fase di finalizzazione.
Punti fermi delle linee guida, afferma l’Ufficio europeo per l’IA, sono garantire un’Intelligenza Artificiale sicura, affidabile, trasparente e rispettosa del diritto d’autore.
Moltissimi attori interessati
Lo scorso 30 settembre l’Ufficio ha ospitato la prima plenaria sul tema, coinvolgendo quasi 1.000 partecipanti.
L’ente stesso afferma che “il Codice è redatto in un processo inclusivo e trasparente, con il coinvolgimento di una serie di portatori di interessi: fornitori di modelli di IA generici, fornitori a valle, organizzazioni del settore, società civile, titolari di diritti e altri soggetti, nonché mondo accademico ed esperti indipendenti”.
Le linee guida avranno lo scopo di chiarire cosa si intenda per modello IA per scopi generali, chi siano i fornitori e come si struttura l’ingresso sul mercato. Compito dell’Ufficio IA sarà fornire supporto e approvare la sottoscrizione della norma, che avrà anche la funzione di parametro di riferimento per tutte le aziende, riducendo l’onere amministrativo.
La data di pubblicazione non è ancora certa, ma sia le linee guida sia il codice di pratiche nella loro forma definitiva dovrebbero vedere la luce entro il secondo trimestre del 2025.
Articolo di L.C.