Meta al legislatore Ue: parental control ai genitori

Meta si è recentemente rivolto al legislatore Ue per richiedere una nuova normativa: che siano i genitori, prima dei figli, ad avere l’ultima parola sui download

La mossa di Meta con la legislazione UE

Tutto inizia nel 2021, quando il Wall Street Journal pubblica un articolo che rivela alcuni dettagli poco lusinghieri riguardo al conglomerato di Meta. Precisamente riguardo Instagram, e gli effetti nefasti che esso avrebbe sulla psiche degli utilizzatori. 

Instagram sarebbe da sempre a conoscenza del fatto che, tra le ragazze che ne fanno uso, 1 su 3 ha manifestato problematiche psicologiche di dismorfia corporea e bassa autostima.

Il 32% delle utenti di Instagram si sentono insicure riguardo al proprio corpo a causa dei contenuti presenti sul portale. E nello stesso periodo, Mark Zuckerberg proponeva di abbassare il target del social anche agli adolescenti, fino a 13 anni.

Il danno di Meta: proteggere gli adolescenti

Secondo l’articolo del WSJ, l’impegno compiuto dall’amministrazione per ridurre questi danni psicologici è stato minimo, accompagnato però da molte parole e promesse sugli effetti benefici di Meta sulla socializzazione. 

Al momento la cosa più vicina a un “social per adolescenti” è un sistema di profili rivolti agli adolescenti. Presentano varie restrizioni, e sotto i sedici anni è richiesta l’autorizzazione di un genitore per la regolazione dei contenuti. 

Proprio ai genitori sembra rivolgersi il nuovo piano amministrativo di Zuckerberg, che prevede per loro un ruolo “attivo” nel tutelare i loro figli nella rete. Anche le app saranno rivolte a un pubblico più giovanile. 

Mark Zuckerberg e Trump

Negli ultimi tempi, Mark Zuckerberg si è avvicinato al presidente USA, Donald Trump. Questa amicizia ha accompagnato un rapporto sempre più complicato con l’Unione europea, che ha imposto un numero crescente di contravvenzioni sul gruppo Meta. Trump ha firmato un ordine esecutivo in cui minaccia di imporre un numero crescente di dazi, come mossa di opposizione contro le forti norme sulla tecnologia provenienti dall’Europa.

Il Wall Street Journal annuncerebbe che Zuckerberg, seppur obbediente in questo ambito, vorrebbe collaborare con il presidente per rimuovere tale “censura istituzionalizzata”. 

M.F.Z.