
Per il capo dello Stato la memoria “non è gettare lo sguardo su una fotografia che sbiadisce con il trascorrere del tempo ma un sentimento civile, energico e impegnativo, una passione autentica per quello che concerne pace, fratellanza, amicizia tra i popoli, diritto, dialogo, eguaglianza, libertà, democrazia”.
A chi ha detto che sull’Europa “sta tornato una nuvola nera”, Mattarella ha risposto: “Confido che non sia così, anche per la fiducia nella costruzione di pace rappresentata dall’Unione Europea, nata dando centralità alla persona umana sulla base dell’amicizia tra i popoli del continente. Quell’avvertimento non va dimenticato. Sta a noi impedire che si ripeta, sta a noi vigilare, guidare gli avvenimenti e trasmettere alle future generazioni valori di civiltà umana”, ha sottolineato il capo dello Stato.
“Nei salotti di tante parti d’Europa, dove a cavallo tra ‘800 e ‘900 si conversava con inaccettabile civetteria di gerarchia razziale, superiorità ariana, antisemitismo accademico, forse nessuno avrebbe pensato che si sarebbe poi arrivati un giorno a quella che fu crudelmente chiamata ‘soluzione finalè, ai campi di sterminio, ai forni crematori – ha proseguito Mattarella -. Le parole, specialmente se sono di odio, non restano a lungo senza conseguenze”.
(ITALPRESS).