Martella: “La tutela del lavoro della filiera editoriale non può e non deve essere vittima di pirateria”

La presa di posizione del sottosegretario con delega all’editoria sollecitata da una richiesta di intervento all’Agcom fatta dalla Federazione degli editori che ha puntato il dito in particolare contro Telegram, chiedendone la sospensione.

«Il fenomeno della diffusione integrale di giornali e rassegne stampa attraverso i social e le piattaforme di messaggistica è da tempo all’attenzione del governo. Si tratta di una pratica illegale che penalizza un settore già duramente colpito e che svaluta il lavoro giornalistico proprio nel momento in cui si richiede al sistema dell’informazione l’impegno a svolgere una funzione essenziale di pubblico servizio».

Questa l’opinione espressa dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alla Informazione e alla Editoria, Andrea Martella.

«Nelle scorse settimane, anche in considerazione dei rischi di congestione delle reti derivanti dall’emergenza sanitaria,  – ha informato Martellaho segnalato con una  lettera all’Agcom la necessità di intervenire. L’Autorità ha sollecitamente risposto, concordando sulla necessità di salvaguardare il sistema dell’informazione dalla pirateria editoriale, ma anche segnalando le lacune normative che ad oggi ne limitano la possibilità di intervento».

E’ di questi giorni, infatti, la rilevazione dei dati del monitoraggio del fenomeno della illecita diffusione e distribuzione di contenuti editoriali attraverso Telegram che la Fieg porta avanti da circa due anni: dieci canali monitorati, 580mila gli utenti complessivi (46% di iscritti negli ultimi tre mesi) e un incremento dell’88% delle testate diffuse.

La stima delle perdite subite dalle imprese editoriali è allarmante: in una ipotesi altamente conservativa, si valuta pressappoco in 670mila euro al giorno, che  significa all’incirca 250milioni di euro all’anno.

«Considerata la rilevanza della questione e la necessità di tutelare adeguatamente il valore della filiera,  – ha raccomandato il sottosegretarioè quanto mai urgente individuare con il Parlamento e in collaborazione con AGCOM le misure da adottare per contrastare questo fenomeno, oltre ad adottare una campagna di sensibilizzazione della pubblica opinione».

«Perché il diritto ad essere informati e ad informare  – ha sottolineato Martellapassa anche attraverso la tutela del lavoro della filiera editoriale, che non può e non deve essere vittima di pirateria».