Martella: DSA e DMA “due importanti tasselli per creare un ecosistema più equo”, ora lottare contro la pirateria

Dopo l’approvazione delle nuove norme da parte dell’Europa per quanto riguarda la regolamentazione del web, interviene sul tema il sottosegretario all’informazione e all’editoria, Andrea Martella, che si dice soddisfatto per le stringenti normative che finalmente mirano a limitare quello strapotere degli OTT che schiacciano il settore da tempo. 

Ma il sottosegretario pone l’accento su un altro tema che sta molto a cuore agli editori, ovvero quello del contrasto alla pirateria: “Quella dei pirati del web è una maniera di pensare e di vivere molto miope. La pirateria brucia decine di migliaia di posti. Facciamo ordine la direttiva Copyright del 2019 è adesso all’esame della commissione Affari comunitari della Camera. A breve la Camera stessa arriverà al recepimento di questa direttiva, che poi applicheremo con i decreti attuativi nel 2021”. 

Poi prosegue: “L’Italia, dunque, varerà norme serie e credibili a favore del sistema editoriale e del diritto d’autore. I due regolamenti presentati ieri andranno all’esame del Parlamento europeo e poi degli Stati nazionali, in sede di Consiglio europeo. Un esame lungo, si stima, un anno e mezzo. Dunque ci sarà tutto il tempo per costruire un confronto con le associazioni interessate e un quadro giuridicamente sostenibile”.

Anche le nuove norme comunitarie “aumenteranno la capacità di contrasto ai pirati che trafugano giornali o libri, film o partite in rete. Le fake news e i discorsi che incitano all’odio spero lascino il posto a un’informazione autorevole e certificata. E se queste nuove norme europee dovranno essere rafforzate – come chiede la nostra industria culturale – il tempo ci sarà”, ha continuato Martella. 

Il Digital Service Act (DSA) – nuovo regolamento Ue per le piattaforme online che affida loro la moderazione e rimozione dei contenuti dannosi o falsi online – e il Digital Market Act (DMA) – che mira a rafforzare il mercato unico europeo digitale, a chiarire e ad aumentare le norme sulla responsabilità dei servizi digitali e a garantire parità di condizioni – sono, secondo il sottosegretario, “due importanti tasselli per creare un ecosistema più equo e aperto. I testi presentati ieri sembrano coerenti con questo obiettivo”.