Luigi Gallo è il nuovo Presidente della Commissione Cultura della Camera

«Istruzione e cultura sono armi contro criminalità e corruzione».

Tra i primi provvedimenti che ha promosso c’è la smaterializzazione di tutti i documenti: «Via la carta, tutti gli atti potranno essere modificati o depositati usando smartphone o tablet».

Luigi Gallo, esponente del Movimento 5 stelle, nato a Prato il 21 settembre 1977, laurea in ingegneria informatica e insegnante, già deputato nella precedente legislatura, è stato eletto Presidente della VII Commissione Cultura della Camera del deputati.
Tra i primi atti promossi da presidente c’è stato quello di far diventare la Commissione da lui presieduta “paper free”: la smaterializzazione di tutti i documenti parlamentari. Tutti gli atti potranno essere modificati o depositati usando smartphone o tablet.

Gallo ha postato sul proprio profilo facebook la foto sottostante, integrandola con il seguente commento:


«Riuscite ad indovinare cosa manca in questa sala?
È la sede della Commissione Cultura della Camera, e non ci sono più faldoni e colonne di fogli di carta depositati sugli scaffali e sui banchi, come invece è stato fino ad oggi. Ogni giorno risparmieremo la vita a tanti alberi e ridurremo i costi della Camera dei Deputati. Tra i primi atti da presidente della Commissione Cultura ho promosso la SMATERALIZZAZIONE TOTALE dei documenti parlamentari che potranno essere utilizzati, modificati e depositati direttamente con il proprio tablet e smartphone. Per questo ringrazio i parlamentari della commissione Cultura di aver aderito in massa al primo corso di formazione del Parlamento per l’utilizzo delle nuove tecnologie e dei nuovi strumenti digitali messi a disposizione dei parlamentari, con lo scopo di ottenere un’efficacia maggiore nei lavori dei deputati nel rispetto dell’ambiente.
Sono contento e soddisfatto di aver sin da subito connesso la cultura all’innovazione e alle nuove frontiere del digitale. La nostra impronta ecologica è un’impronta che guarda al futuro».

«Il digitale fa risparmiare milioni di euro alla pubblica amministrazione, – ha precisato il presidente della VII Commissione della Camera in una dichiarazione riportata dal sito Agcult.itma i passi verso la dematerializzazione dei processi sono stati troppo timidi nell’ultima legislatura. Nonostante una spesa di oltre 5 miliardi per rendere la PA italiana digitale, l’assenza di una formazione adeguata negli uffici ha trasformato quell’investimento in un’utile costo che ha solo rimarcato l’arretratezza dell’Italia nell’utilizzo delle nuove tecnologie. Una sconfitta dovuta proprio a un controllo della spesa inefficace e tardivo e a un mancato reinvestimento nella formazione. Per un’Italia digitale dobbiamo promuovere la cultura dell’innovazione e iniziare, subito, a esplorare le nuove frontiere del digitale partendo dal parlamento».

Istruzione e cultura sono armi contro criminalità e corruzione
Ma non solo sviluppo tecnologico con un occhio all’ecologia, tra gli impegni del Presidente c’è anche la lotta alla criminalità e alla corruzione, utilizzando le armi dell’ Istruzione e della cultura.
«Il primo impegno pubblico da presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera – ha sottolineato Luigi Gallo sul proprio sito internetsarà la partecipazione a una manifestazione contro la corruzione e l’illegalità nella città di Torre del Greco, la quarta più popolosa della Campania. In questa Regione, secondo i dati di Save The Children, la dispersione scolastica raggiunge quota 18,1% e il Sud, in generale, ha il più alto indice di povertà educativa e il più alto numero di bambini che oggi vivono in povertà assoluta. Nei Comuni, come in parlamento, l’illegalità, la corruzione, il voto di scambio, la criminalità organizzata devono essere combattuti con tutti gli strumenti che lo Stato ha a disposizione, e tra questi ci sono sicuramente l’istruzione scolastica e la cultura».

«Aver frequentato l’asilo nido, una scuola ricca di attività extracurricolari o con tempo pieno, dotata di infrastrutture adeguate e con un buon rapporto tra studenti e insegnanti, può aiutare i ragazzi a costruirsi un futuro diverso, ad emanciparsi dalle situazioni di maggiori disagio familiare, economico ed educativo. Bisogna aprire gli istituti – ha dichiarato Gallo – anche il pomeriggio con il tempo pieno al Sud per recuperare il ritardo con il resto del Paese e la sera per attività con tutti i cittadini, giovani, adulti e anziani come diffusi presidi culturali».

«La cultura – ha poi concluso – è non solo la chiave per combattere la povertà educativa, per contrastare fenomeni di marginalizzazione sociale, per creare emancipazione e riscatto: investire in cultura e in istruzione è fondamentale per liberarci definitivamente dalla criminalità organizzata, dal connubio tra illegalità e corruzione, dal cancro che distrugge tanti territori del Paese da Nord a Sud, le mafie e la camorra. Lo Stato deve esserci soprattutto in zone con alto disagio economico e sociale con l’apertura dei presidi scolastici e finanziamenti opportuni per invertire il paradigma della cultura e dell’istruzione nel nostro Paese».

Foto in alto: Luigi Gallo, da Facebook