L’editoria tra i settori maggiormente coinvolti nell’arrivo del 5G

Secondo uno studio di Qualcomm, entro il 2035 ci saranno circa 12 trilioni di dollari spesi per servizi connessi al 5G, e il PIL crescerà di 3 trilioni di dollari globalmente, dal 2021 al 2035.

Il 5G è pronto a rivoluzionare le più grandi industrie mondiali, compreso quella dei media e dell’informazione in generale. Manager aziendali, analisti e appassionati di tecnologia sono stati intervistati da PSB Research, rilevando le aspettative sul 5G di questi professionisti: il 91% si aspetta nuovi prodotti e servizi, l’87% che emergano nuove industrie, l’82% una crescita delle piccole imprese e una maggiore concorrenza globale e l’89% una maggiore produttività.

Il 5G, la potenza, la velocità di connessione risolverà anche il problema del digital divide, il divario sociale e territoriale legato all’utilizzo del web, molto sviluppato in Italia. Le difficoltà infrastrutturali nel nostro Paese sono evidenti da anni, con la pandemia del 2020 non hanno fatto altro che peggiorare e marcare ancora di più il problema. Ecco perché la nuova tecnologia offrirà alle imprese e alle persone un maggiore accesso a strumenti di innovazione e arricchimento formativo, culturale e informativo, promettendo vantaggi nella maggior parte delle economie. 

Nel report ‘5G Outlook Series’, il World Economic Forum (WEF), inoltre, chiarisce la necessità, in modo particolare dopo il Covid, di cogliere velocemente il cambio di passo reso possibile dal 5G, vettore di rinnovamento e trasformazione digitale.