
Una nuova analisi della Corporate Europe Observatory e Lobby Control, basata sulla EU Transparency Register, mostra come le Big Tech stiano aumentando il loro potere di lobbying in Europa con budget sempre più importanti.
Stando all’analisi, la spesa dei gruppi del settore digitale registrati a Bruxelles è aumentata del +33,6% negli ultimi 2 anni. Questo incremento diventa ancora più evidente se si prendono in considerazione i dati del 2021, rispetto ai quali il budget è aumentato del +55,6%.
Questi dati arrivano in un momento particolarmente teso tra le Big Tech e l’Unione europea. Vi sono infatti alcune normative Ue che penalizzerebbero le società americane, come la Digital Markets Act (DMA) e la Digital Services Act (DSA).
Meta è la piattaforma che ha investito di più
Secondo l’analisi, le compagnie che hanno notevolmente aumentato il loro budget sono Amazon, Microsoft, Meta e DIGITALEUROPE. Tra queste, Meta risulta essere la piattaforma che ha speso più di tutte, con oltre 10 milioni di euro investiti in attività di lobbying.
Inoltre, l’analisi dimostra che le 10 Big Tech con i budget più alti hanno speso più delle 10 principali aziende dei settori automobilistico, farmaceutico e finanziario messe insieme. Secondo la ONG il trend è chiaro: le industrie tech stanno investendo sempre più soldi in attività di lobbying per influenzare l’agenda politica europea.
Infatti “con la spinta della deregolamentazione a Bruxelles e il sostegno dell’industria da parte di Washington, Big Tech sta sfruttando la nuova realtà politica per cancellare un decennio di progressi nella regolamentazione del digitale”, ha spiegato Bram Vranken di Corporate Europe Observatory.
Incontri tra lobby e funzionari europei
L’aumento della spesa si traduce anche in un aumento del numero di persone impegnate direttamente nell’attività di lobbying. Secondo la ong, ora ci sono molti più professionisti impiegati a tempo pieno per influenzare la politica digitale europea, passando da 699 nel 2023 a 890.
Inoltre, i rappresentanti delle Big Tech hanno dichiarato che nei primi 6 mesi del 2025 ci sono stati 146 incontri ufficiali con i funzionari della Commissione europea. Il 40% degli incontri ha avuto al centro del dibattito l’Intelligenza Artificiale (IA).
Negli ultimi anni le regole sulla trasparenza degli incontri tra lobby e funzionari europei si sono rafforzate. Nonostante ciò, secondo gli osservatori, restano ancora delle lacune in termini di controllo e responsabilità.
Articolo di E.V.






