La Camera dice sì alla Commissione d’inchiesta sulle Fake news

È arrivato nella giornata di ieri il definitivo “Sì” dell’Aula della Camera per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle fake news. La proposta di legge, che passa al Senato, è stata approvata con 234 voti a favore, 172 contrari e due astenuti a Montecitorio. 

Il fenomeno della disinformazione è cresciuto notevolmente con l’avvento di internet, ma durante l’emergenza sanitaria ha colpito duramente il nostro Paese. Per questo motivo la commissione, nei diciotto mesi del suo operato, sarà chiamata ad acquisire elementi conoscitivi in merito al fenomeno dell’attività di disinformazione e ai suoi fini ed effetti, ma anche a valutare l’adeguatezza degli strumenti normativi ed amministrativi esistenti per contrastare il fenomeno ed eventualmente a proporre l’adozione di iniziative, anche legislative, per una più adeguata prevenzione. 

Sarà composta da 20 deputati e senatori e dovrà verificare quante e quali attività di disinformazione siano state portate avanti durante l’emergenza Covid-19, ma anche verificare se vi siano attività di disinformazione con finalità di odio ossia di incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici e nazionali. All’organo, in base alla Costituzione, sono attribuiti gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria. Non interferisce con lo svolgimento delle campagne elettorali o referendarie, in particolar modo durante il periodo della par condicio.

La Relatrice per la maggioranza per la VII Commissione, Lucia Ciampi, spiega:

“L’idea di una Commissione d’inchiesta sulla diffusione massiva delle informazioni false nasce dalla consapevolezza che la rete Internet ha rivoluzionato l’informazione e la comunicazione. La capacità di interagire con gli altri è cresciuta in modo esponenziale, come quella di raccogliere informazioni. Siamo di fronte a una vera rivoluzione tecnologica del modo di comunicare e di informarci, che ci pone di fronte a una sfida di potenzialità di conoscenza, di libertà e di partecipazione dei cittadini alla vita civile e politica, ma al tempo stesso espone a rischi e pericoli nuovi per la vita democratica, per la sicurezza e per la libertà. Dunque si è ritenuto necessario indagare il fenomeno in profondità, e istituire ai sensi dell’articolo 82 della Costituzione. una Commissione parlamentare d’inchiesta”.