In pagamento la rata di anticipo dei contributi diretti alle imprese editrici. Ecco l’elenco

Una nota del Dipartimento Editoria precisa che sarà erogato il 42,05% del contributo liquidato nell’anno precedente.

Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria (DIE), con una nota pubblicata sul proprio sito, ha dato l’annuncio che è in corso di pagamento la rata di anticipo (circa il 50% dell’intero importo, come stabilito dalla Legge 26 ottobre 2016, n.198) del contributo per l’annualità 2017 alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al sottostante elenco.

L’anticipo è stato liquidato, riferisce il Dipartimento, utilizzando le risorse già accantonate a tal fine con il decreto di ripartizione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, che hanno consentito di erogare il 42,05% del contributo liquidato nell’anno precedente.

Foto: Ferruccio Sepe, Capo DIE (© USPI 2018)

Si tratta di 45 testate (cartacee e digitali) quotidiane e periodiche edite da cooperative o fondazioni, ovvero da imprese che pubblicano quotidiani italiani editi e diffusi all’estero, ex articolo 3, comma 2, della Legge 250/1990; e 103 testate periodiche edite da cooperative, fondazioni o enti morali, ovvero da società la maggioranza del capitale sociale delle quali sia detenuta da cooperative, fondazioni o enti morali, che non abbiano scopo di lucro, ex articolo 3, comma 3, della su citata legge.

Un totale di 148 testate italiane, tra le quali solo 5 testate (‘Avvenire’, ‘Italia Oggi’, ‘Il Manifesto’, ‘Libero Quotidiano’ e ‘Quotidiano del Sud‘) si piazzano tra 1-2 milioni di euro di anticipo, mentre molte testate (soprattutto locali) riceveranno poche migliaia di euro (una addirittura 437,32 €).

La pochezza di questi numeri rileva quanto sia ormai minimale l’impegno finanziario statale in tema di contributi diretti a quotidiani e periodici che, in ogni caso, svolgono un ruolo di difesa del pluralismo informativo e delle voci democratiche, in particolare sul territorio.

Riportiamo, di seguito, l’elenco dei destinatari con i relativi importi:
1. Contributi alle imprese editrici di quotidiani e periodici.
2. Contributi alle imprese editrici di periodici che risultino esercitate da cooperative, fondazioni o enti morali, ovvero da società la maggioranza del capitale sociale delle quali sia detenuta da cooperative, fondazioni o enti morali, che non abbiano scopo di lucro.