Il primo passo del nuovo governo: esercitato il Golden Power sul 5G

Il Consiglio dei Ministri, nella prima riunione del 5 settembre scorso, su proposta del Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, ha deliberato di esercitare i poteri speciali (il cosiddetto Golden Power) su quattro operazioni che coinvolgono Tim, Vodafone, Fastweb e Linkem.

Come segnalato dal comunicato stampa del CdM inerente la riunione del 5 settembre scorso, il Governo ha deciso di avvalersi dell’esercizio del Golden Power in relazione:

Stefano Patuanelli del Mise (da wikipedia)

– alle informative notificate dalla società Linkem Spa e della società Vodafone Spa, consistenti in accordi aventi ad oggetto l’acquisto di beni e servizi per la realizzazione e la gestione di reti di comunicazione elettronica basate sulla tecnologia 5G;

– all’informativa notificata dalla società TIM Spa, relativa agli accordi conclusi prima del 26 marzo relativi ad apparati e sistemi di comunicazione rispetto ai quali la tecnologia 5G può essere considerata una naturale evoluzione;

– all’informativa notificata dalla società Wind Tre Spa, circa gli accordi stipulati con la società Huawei, aventi ad oggetto l’acquisto di beni e servizi per la realizzazione e la gestione di reti di comunicazione elettronica basate sulla tecnologia 5G;

– all’informativa notificata dalla società Fastweb Spa, relativa all’acquisto dalla società ZTE Corporation degli apparati relativi alle componenti radio per la realizzazione dell’ultima tratta della rete 5G FWA.

Cosa è il Golden Power

Con lo scopo di salvaguardare gli assetti proprietari delle società operanti in settori reputati strategici e di interesse nazionale, il legislatore ha organicamente riscritto, con il decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, la materia dei poteri speciali esercitabili dal Governo, anche al fine di aderire alle indicazioni e alle censure sollevate in sede europea.

Il premier, Giuseppe Conte (da wikipedia)

Si tratta, in particolare, di poteri esercitabili nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché di taluni ambiti di attività definiti di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni.

Per poteri speciali (golden power) si intendono, tra gli altri, la facoltà di dettare specifiche condizioni all’acquisto di partecipazioni, di porre il veto all’adozione di determinate delibere societarie e di opporsi all’acquisto di partecipazioni.