Il mondo del giornalismo in lutto per la morte di Arrigo Levi

Il giornalista e scrittore aveva 94 anni.

Si è spento nella notte tra il 23 e il 24 agosto, all’età di 94 anni, il giornalista e scrittore Arrigo Levi.

Nato a Modena il 17 luglio del 1926 e appartenente a una famiglia della Comunità ebraica di Modena, Arrigo  fu costretto a trasferirsi con i genitori in Argentina per sfuggire alle persecuzioni delle leggi razziali.

La carriera giornalistica

A Buenos Aires iniziò gli studi universitari e nel 1943 intraprese la carriera giornalistica, come collaboratore de L’Italia libera, giornale del Partito d’Azione. Dopo la guerra tornò con la famiglia a Modena, dove completò gli studi universitari, laureandosi in Filosofia, e continuò la sua carriera giornalistica presso il giornale “Unità Democratica” diretto da Guglielmo Zucconi. Trasferitosi in Israele si arruolò volontario nelle brigate del Negev e partecipò alla prima guerra arabo-israeliana, scrivendo corrispondenze dal conflitto per i quotidiani Libertà e Gazzetta di Modena, nonché per la rivista socialista Critica Sociale.

Le corrispondenze 

Si trasferì successivamente a Londra, dove lavorò al programma “Radio Londra” presso la BBC. Dal 1953 al 1959 inviò le sue corrispondenze da Roma al quotidiano Corriere della Sera.

Nel 1960 si spostò a Mosca. Da lì, fino al 1962, fu corrispondente del Corriere della Sera e poi, fino al 1966, corrispondente de Il Giorno.

Tra carta stampata e televisione

Nel 1966 passò alla RAI, dove condusse il telegiornale fino al 1968. Tornò alla carta stampata nel 1969, come inviato del quotidiano torinese La Stampa, incarico che ricoprì fino al 1973, quando ne divenne direttore. Rimase a Torino fino al 1978. Nel 1988 divenne capo editorialista del Corriere della sera.

Levi legò il suo nome a molte trasmissioni televisive, in gran parte realizzate per la RAI. Tra queste: Tam Tam (1981), I giorni dell’infanzia (1993), Emozioni Tv (1995) e Gli archivi del Cremlino (1997), della quale fu anche autore. Lavorò anche per Canale 5, guidando il programma Tivù Tivù.

Il 17 marzo 1999, fu nominato Cavaliere di gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

Dal 1998 al 15 maggio 2013 è stato anche consigliere per le relazioni esterne del Quirinale, prima con Carlo Azeglio Ciampi e successivamente con Giorgio Napolitano.

Alla famiglia il cordoglio di tutta l’USPI.

(Foto in alto: Arrigo Levi – a dx – riceve il saluto di Giorgio Napolitano, da wikipedia.org, di Presidenza della Repubblica)