Il Consiglio dei ministri approva lo schema di decreto legislativo sul diritto d’autore nel mercato unico digitale

Via libera del CdM allo schema preliminare di decreto legislativo che recepisce la Direttiva UE sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale.

Il provvedimento andrà ora all’esame del Parlamento per poi essere adottato definitivamente.

Il Consiglio dei Ministri n. 32

Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 5 agosto 2021, alle ore 17.10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

Il CdM, su proposta del Presidente Mario Draghi e dei Ministri competenti, ha approvato, in esame preliminare, dodici decreti legislativi di attuazione di norme europee.

Tra le misure adottate, che andranno al vaglio del parlamento a settembre, c’è anche l’ “Attuazione della direttiva (UE) 2019/790 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale”.

Una norma molto dibattuta all’interno del Paese e sulla quale pende anche una procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea.

La direttiva europea

La direttiva UE modernizza il quadro giuridico europeo in materia di diritto d’autore, adattandolo all’ambiente digitale contemporaneo.  Assicurando così un elevato livello di protezione del diritto d’autore e dei diritti connessi.

Secondo quanto è scritto nel comunicato del governo, “gli sviluppi tecnologici hanno mutato considerevolmente il contesto della fruizione dei contenuti creativi. Rendendo necessario porre rimedio alle problematiche legate alla circolazione incontrollata delle opere dell’ingegno attraverso l’aggiornamento delle norme sul diritto d’autore, per adattarle alle modalità di accesso ai contenuti online da parte degli utenti”.

Il provvedimento europeo crea un quadro completo in cui il materiale protetto dal diritto d’autore, i titolari dei diritti, gli editori, i prestatori di servizi e gli utenti possano beneficiare di norme più chiare, trasparenti e adeguate all’era digitale.

Al termine della riunione del Consiglio dei Ministri, i Ministri dell’Istruzione Patrizio Bianchi, della Salute Roberto Speranza e delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini hanno illustrato i provvedimenti adottati. Immagini messe a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT

Il contenuto del decreto

Opere di arte visiva

Nel recepire la direttiva europea, il decreto prevede, nello specifico, che il materiale derivante da un atto di riproduzione di un’opera di arte visiva, per la quale è superata la durata della tutela, non sia soggetto al diritto d’autore o a diritti connessi. A meno che non si tratti di opera originale frutto della creazione intellettuale propria del suo autore.

Ciò permette la diffusione, la condivisione online e il libero riutilizzo di copie non originali di opere d’arte divenute di pubblico dominio. Ferme restando le altre discipline specifiche in materia di utilizzazione di immagini digitali del patrimonio culturale.

Diritto connesso per l’utilizzo delle loro pubblicazioni di carattere giornalistico

Il provvedimento, inoltre, – riassume la nota governativa –   introduce norme capaci di riconoscere agli editori, sia in forma singola sia associata, un diritto connesso. Per l’utilizzo delle loro pubblicazioni di carattere giornalistico da parte dei prestatori di servizi delle società di informazione, delle società di monitoraggio media e rassegne stampa.

In tal senso, viene riconosciuta agli editori la possibilità di negoziare accordi con tali soggetti per una equa remunerazione per l’utilizzo dei contenuti da loro prodotti.

Il ruolo di intermediazione di AGCOM

Tra le diverse novità, infine, il comunicato  sottolinea le misure che garantiscono il buon funzionamento delle negoziazioni del diritto d’autore.

Tra queste, in primo luogo, il riconoscimento del ruolo dell’AGCOM quale soggetto a cui rimettere la definizione del quantum di un accordo tra le parti in caso di difficoltà nella conclusione di una licenza per l’utilizzo di opere audiovisive sulle piattaforme video on demand tra i soggetti operanti nel settore e i titolari di diritti.

Obbligo di resoconto trimestrale

Di rilievo, poi, gli obblighi di trasparenza che consentono agli autori, interpreti e esecutori di ottenere dal concessionario o licenziatario, con cadenza almeno trimestrale, informazioni aggiornate e complete sullo sfruttamento e sull’esecuzione delle loro opere.

Seguiranno aggiornamenti quando il testo sarà ufficiale.

(Foto in alto: Fontana nel piazzale interno di Palazzo Chigi, tratta da https://www.governo.it/it)