Google Mum, il motore di ricerca ancora più preciso

Un motore di ricerca ancora più potente e che sia sempre più preciso nelle risposte alle query degli utenti. Questo è il nuovo progetto su cui Google sta lavando da circa un decennio e che a breve sarà lanciato. 

“Mum” il suo nome, acronimo che sta per ‘multitask unified model’, che in italiano possiamo rendere come ‘modello unificato di operazioni svolte contemporaneamente’. È progettato per comportarsi un po’ come il cervello umano: apprende dal tipo di ricerche che facciamo, dalle parole che usiamo, cerca di capire le nostre intenzioni. 

Le risposte alle nostre domande, quindi, saranno sempre più precise e dettagliate, perché l’algoritmo da quasi 10 anni è progettato su un sistema di sviluppo di knoledge graph (grafo della conoscenza), una funzione introdotta da Google nel 2012 sul motore di ricerca, che consente di definire la relazione tra concetti diversi, oggetti diversi, dando agli algoritmi un certo grado di comprensione semantica delle ricerche, in altri termini ‘umanizzandone’ la comprensione.

La ricerca testuale, tra l’altro, è solo l’inizio del progetto, che a breve dovrebbe essere allargato anche a audio, foto e video.

“Pensiamo che siamo prossimi a una nuova grossa pietra miliare”, ha detto al Financial Times Pandu Nayak, capo di Mum. Questa tecnologia darà risposta a “migliaia di domande confuse e ambigue che le persone si chiedono tutti i giorni”. 

Ma c’è un ma: anche questo tipo di sistema è stato pensato e costruito tenendo sempre in considerazione la raccolta pubblicitaria che è alla base della monetizzazione per il colosso di Mountain View. E già alcuni hanno espresso i propri dubbi in merito: ricerche più precise e dirette potrebbero comportare una diminuzione delle ricerche stesse, quindi una diminuzione delle pubblicità

Ma Google ha già dato la sua risposta: ricerche più precise vuol dire pubblicità più mirate