Google Francia non paga il copyright, per gli editori è una sfida a tutto il settore della stampa europea

Google News mostrerà solo il titolo delle notizie delle testate giornalistiche, senza alcun estratto del contenuto.

Lo Stato francese è stato il primo Paese a dare attuazione alla nuova legge europea sul copyright (recepita a fine luglio e in vigore da fine ottobre), che prevede una remunerazione per la pubblicazione, sul famoso servizio del motore di ricerca, degli estratti degli articoli ripresi dai giornali cartacei e online o di materiale fotografico e video.

Non intendendo procedere ad alcun pagamento verso gli editori, l’azienda di Mountain View ha annunciato che il servizio Google News smetterà di mostrare gli snippet delle notizie, ovvero i brevi estratti dei relativi contenuti.

In sostanza, gli utenti francesi che cercheranno tramite Google gli articoli delle testate giornalistiche dell’Unione europea otterranno come risultato solo i titoli e il link al sito del giornale in questione. Non ci sarà nessuna anteprima del contenuto a meno che non sia l’editore stesso a fare specifica richiesta al motore di ricerca americano di mostrare la preview.

Il 26 settembre scorso, le due maggiori associazioni europee di editori, l’EMMA (European Magazine Media Association) e l’ENPA (European Newspaper Publishers’ Association) hanno diramato un comunicato congiunto nel quale condannano fermamente il comportamento di Google e il suo annuncio con “la decisione unilaterale di mancare di rispetto alla legislazione europea e alla futura legislazione francese non pagando frammenti di notizie in Francia”.

«Condanniamo tale decisione – attaccano nel comunicato – che va contro le intenzioni dei legislatori europeo e francese e rappresenta una chiara sfida al settore della stampa europea. Questa decisione avrà ripercussioni in tutta Europa e il caso francese è la continuazione del combattimento degli editori europei».

«È chiaro che Google sta usando il suo potere di mercato per mettere in pericolo il giornalismo. – insistono l’EMMA e l’ENPACon la scusa di agire in linea con la legge, Google sta infatti limitando il libero accesso alle informazioni, mettendo in pericolo la diversità della stampa e sta aggirando editori e giornalisti dalla retribuzione a cui hanno diritto, spingendoli a concedere licenze gratuite».

«Prenderemo in considerazione possibili misure formali e legali – concludono le associazioni europee degli editori – per fermare questo uso improprio della posizione dominante di mercato di Google».

Come si risolverà la diatriba? La Francia sta facendo da apripista al previsto recepimento della normativa europea sul diritto d’autore nei vari Stati membri.