Giornali e riviste a domicilio, il ruolo dell’edicolante in tempi di pandemia

Cambiano i tempi, cambia la società, cambiano i mestieri. “Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento”, ed è ciò che stanno dimostrando gli edicolanti italiani in questo momento di emergenza nazionale.

“Costa un po’ di fatica ma va bene così, l’informazione deve arrivare a chiunque”, afferma un edicolante di Mesagne (Brindisi), che come molti colleghi su territorio nazionale, ogni mattina iniziano il giro del paese, della cittadina o del quartiere per portare riviste, quotidiani e ogni altro prodotto in vendita nelle loro edicole a tutti quei clienti che ne fanno richiesta. D’altronde le edicole non hanno subìto nessun ordine di chiusura da parte dei vari decreti governativi, proprio perché assicurano un bene di prima necessità a tutti i cittadini: la libera informazione.

Lo scopo principale degli edicolanti è quello di portare i giornali agli anziani e a tutti quei soggetti più esposti al virus che non se la sentono di uscire e vogliono comunque tenersi informati o sfruttare i prodotti editoriali come metodo di svago.

In molti luoghi italiani, più raccolti e familiari, le modalità sono semplici: il cliente abituale chiama l’edicolante che lascia i prodotti nella cassetta della posta, in giardino o sui gradini del portone e poi a fine mese si salda il conto. Per le città più grandi e per i luoghi più affollati dove magari viene meno il contatto diretto con l’edicolante di fiducia, è online da qualche giorno l’elenco completo degli edicolanti che aderiscono all’iniziativa, sul sito PrimaEdicola.it.
Basta inserire nella banda di ricerca bianca il proprio indirizzo e cercare nella propria zona di residenza quali edicole aderiscono, individuabili dal puntatore blu. Quelle con il puntatore rosso sono invece tutte le edicole aperte sul territorio.

Leggenda:
Edicola aperta che effettua consegna a domicilio
Edicola aperta

“Attenzione: la situazione presentata non è esaustiva ed è in continuo aggiornamento. Nel giorno di domenica una parte delle edicole osserva il turno di riposo settimanale”, si legge sul sito.

Anche se “duramente colpiti dall’emergenza e dalla carenza di risorse economiche, edicole e distributori continuano e continueranno a dare il loro contributo e a fare la loro parte”. Ecco perché in varie Regioni hanno preso vita iniziative diverse, e con una diversa organizzazione, per garantire il servizio di consegna a domicilio.
Per esempio, in Toscana ben 41 edicolanti hanno siglato un accordo con i distributori locali e nazionali per consegnare quotidiani e periodici a domicilio.
Andando più a Sud, in Puglia l’agenzia Lobuono, che si occupa della distribuzione di quotidiani e settimanali in tutta la regione, ha lanciato un’iniziativa di prenotazione dei giornali in via telefonica o su WhatsApp. Gli edicolanti ricevono l’ordine e consegnano a domicilio tutti i prodotti richiesti.
In Sicilia, invece, alcune testate locali e regionali hanno promosso le consegne a domicilio in collaborazione con i titolari dei punti vendita.

È per tutti un’esperienza nuova e gli edicolanti stanno dimostrando che non intendono rinunciare al proprio lavoro e alla loro responsabilità di essere un servizio fondamentale per tutta la comunità. Grazie.