Edicole: Firenze punta a un ritorno alle origini, basta ai bazar 

L’amministrazione comunale di Firenze ha deciso: da metà luglio scatteranno i controlli della polizia municipale sulle edicole che superano la quota consentita di merce extra-editoriale.

Con l’operazione Palazzo Vecchio punta a ripristinare il ruolo originario delle edicole come presidi culturali e informativi. Tra gli obiettivi c’è anche quello di tutelare il decoro urbano, soprattutto nel centro storico, dove molti chioschi si sono convertiti in boutique di souvenir volgari, accantonando la vendita dei giornali.

Sanzioni severe: multe e ritiro della licenza a chi eccede

Già nei mesi precedenti, i controlli effettuati dai vigili avevano evidenziato numerose irregolarità. Esposizione abusiva di merce non autorizzata e occupazione illecita del suolo pubblico tra le violazioni più riscontrate.

A partire dal mese di luglio, con i nuovi controlli, si interverrà con fermezza: per le violazioni meno rilevanti si incorrerà in una multa, in casi più gravi si rischia il ritiro della licenza. Nel mirino non finiranno solo i chioschi che superano la quota consentita del 30% di merce extra-editoriale, ma anche quelli che espongono souvenir volgari o che ledono il patrimonio artistico.

Comune e sindacati: piano condiviso per rilanciare le edicole

Per Franco Marinoni, direttore Confcommercio Toscana, l’attuale normativa è però troppo stringente: il limite del 30% finisce per penalizzare in modo grave le edicole del centro, frequentate da un gran numero di turisti. Per questo, secondo Marinoni, serve un piano strategico capace di garantire la sostenibilità e la competitività delle edicole.

Negli scorsi giorni Jacopo Vicini, assessore allo Sviluppo economico, ha quindi cercato un dialogo con le associazioni di categoria e i sindacati degli edicolanti per arrivare a formulare soluzioni di sostegno. La volontà è quella di trovare, di comune accordo, misure che riescano a sostenere le edicole, tutelando allo stesso tempo la loro funzione di rivendita di giornali e riviste.

Articolo di A.G.