Dialogo Ue-USA sulla concorrenza digitale, controllo sulle acquisizioni delle Big Tech

La Commissione europea ha dichiarato l’intenzione di rafforzare i controlli sulle Big Tech. Lo ha detto la vicepresidente, Margrethe Vestager durante il terzo incontro tra Ue-USA sul tema della concorrenza digital, che si è tenuto a Washington. Il dialogo tra le due sponde dell’Atlantico era iniziato il 7 dicembre 2021 con lo scopo di promuovere e assicurare una concorrenza leale nell’ambito del digitale.

Le fusioni tra aziende

Già lo scorso settembre, la Commissione Ue si era espressa contraria all’acquisizione della Grail, azienda specializzata nella diagnosi dei tumori multipli, da parte di Illumina, gigante del sequenziamento genetico. La fusione avrebbe rischiato di soffocare la concorrenza e lo sviluppo nel settore della ricerca.

In quella circostanza si era vista la collaborazione tra Ue e l’agenzia per la concorrenza statunitense, la Federal Trade Commission (FTC).

Vestager ha dichiarato che questa non sarà di certo l’ultima fusione che valuteranno in Commissione. Grazie al Digital Markets Act (DMA) i colossi del digitale dovranno comunicare a Bruxelles qualsiasi informazione preliminare relativa a una potenziale acquisizione. Sarà poi compito della Commissione Ue valutarne la legittimità.

Il DMA

Il DMA rappresenta una delle due leggi (l’altra che fa parte del pacchetto sulla regolamentazione digitale è il DSA -Digital Service Act-) alle quali ha lavorato l’Europarlamento per operare una stretta sulle Big Tech. Nello specifico, impone una serie di paletti a tutte quelle grandi piattaforme online che operano sul mercato digitale come gatekeeper.

Approvata il 24 marzo 2022, il DMA entrerà in vigore il prossimo anno. L’applicazione della legge permetterà di scongiurare il rischio di un monopolio del mercato online da parte di poche grandi aziende.

Articolo di M.M.