
“Noi abbiamo di fronte uno scenario complesso, indubbiamente complesso, abbiamo di fronte la necessitร di mitigare l’impatto di quello che sta accadendo su chi ha piรน bisogno, perchรจ quello che succederร รจ che chi รจ povero diventerร piรน povero, chi รจ un cosiddetto working poor avrร bisogno di essere supportato in una fase in cui il suo potere di acquisto si ridurrร , le aziende e, in particolare, quelle di piรน piccole dimensioni, avranno bisogno di essere supportate per riuscire a superare questo momento, ma – ha aggiunto – parliamo di una fase transitoria, cioรจ non parliamo della fine di un sistema industriale”.
Secondo Messina “noi dobbiamo lavorare in questa fase per sostenere chi ha piรน bisogno, ma avendo chiaro che noi, nel corso del 2023, avremo un recupero che ci porterร nel 2024 a una crescita”. Per Messina “quello che dobbiamo riuscire a creare รจ un rafforzamento dell’elemento in filiera nel Mezzogiorno, rispetto al nord d’Italia, perchรจ quello che accade nei meccanismi di filiera, รจ che il beneficio di filiera non รจ soltanto nel territorio in cui vengono fatti gli investimenti. Quindi, dobbiamo attrarre le aziende che operano nel nord d’Europa o, comunque, nel nord d’Italia, perchรจ effettuando investimenti nel sud, ne trarranno, comunque, un beneficio, che sia un beneficio di filiera o un beneficio immediato”.
Parlando del PNRR, Messina ha sottolineato che si tratta di “un’opportunitร rilevante”. “Abbiamo un piano che, se le disponibilitร totali sono di 200 miliardi di euro, metterร a disposizione piรน di 400 miliardi di euro per l’Italia nei prossimi anni e certamente – ha aggiunto – una componente importante di questi fondi potrร essere destinata su questi territori per tutti quei progetti che riguardano lo sviluppo dei capitoli del PNRR, ma che poi non sono altro che i motori sui quali giร lavorate e che potranno essere accelerati”.
“Sono fortemente convinto che ognuno deve fare la propria parte e, in particolare, quelli che hanno di piรน come nel caso di Intesa Sanpaolo, dove abbiamo utili, abbiamo dotazioni patrimoniali, abbiamo possibilitร di sostenere chi ha bisogno, ma tutte le aziende che hanno questa posizione di strutturale forza, acquisita negli anni passati, devono usare questo anno 2023 per contribuire ad arrivare a un 2024 di crescita”, ha ribadito il Ceo di Intesa, secondo cui “non dobbiamo aspettare che sia lo Stato soltanto ad aiutarci, dobbiamo fare in modo che ognuno di noi si impegni, e moltissime aziende l’hanno dimostrato, moltissimi bilanci nel 2022 delle aziende chiuderanno con degli utili molto importanti – anche se nel 2023 ci sarร una riduzione degli utili – che destineremo a favore di chi ha piรน bisogno, creeremo le condizioni per un 2024 di forte crescita per tutti noi”, ha concluso.
– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).