Contributo ai periodici italiani diffusi all’estero – anno 2019: ecco l’elenco dei beneficiari

L’ elenco comprende sia i Contributi ai periodici italiani editi e diffusi all’estero, sia i Contributi a periodici editi in Italia e diffusi prevalentemente all’estero.

Contributi a sostegno della stampa periodica italiana diffusa all’estero

Sul proprio sito istituzionale, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei ministri ha pubblicato gli elenchi delle imprese beneficiarie del contributo a sostegno della stampa periodica italiana diffusa all’estero per l’annualità 2019

Sostegno alle imprese editrici di periodici italiani diffusi all’estero

Il contributo è volto a sostenere le imprese editrici di periodici italiani all’estero che trattano argomenti di interesse per le comunità italiane, al fine di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiana nonché la promozione del sistema Italia all’estero.

Chi può accedere al contributo

Ricordiamo che possono accedere ai contributi le imprese/associazioni che editano:

  • periodici editi e diffusi all’estero con testi scritti almeno per il 50 per cento in lingua italiana;
  • periodici editi in Italia e diffusi prevalentemente all’estero.

Il contributo può essere richiesto per una sola testata.

Requisiti

Per avere accesso ai contributi sono necessari:

– anzianità di costituzione dell’impresa e di edizione della testata di almeno due anni maturati prima dell’annualità per la quale la domanda di contributo è presentata;

– assenza di situazioni di collegamento o di controllo tra le imprese richiedenti il contributo;

– divieto di distribuzione degli utili provenienti dall’esercizio dell’anno di riscossione dei contributi e negli otto anni successivi, adottato con clausola statutaria;

– obbligo di dare evidenza, nell’edizione della testata, del contributo ottenuto negli anni precedenti nonché di altri finanziamenti pubblici a qualsiasi titolo ricevuti;

– impegno ad adottare misure idonee a contrastare forme di pubblicità lesive dell’immagine e del corpo e della donna. Per il rispetto di questo requisito è sufficiente presentare la ricevuta di iscrizione all’USPI.

Per le imprese che editano i periodici in Italia:

– diffusione prevalente all’estero in misura non inferiore al 60 per cento delle copie complessivamente distribuite;

– regolare adempimento degli obblighi derivanti dalla normativa in materia di lavoro e previdenza e dal contratto di lavoro applicato dall’impresa editrice;

– iscrizioni al Registro delle imprese, ove richiesto dalla normativa vigente;

– obbligo degli editori di essere proprietari della testata per la quale si richiede il contributo.

Elenchi dei beneficiari e entità del contributo

1) Contributi a periodici italiani editi e diffusi all’estero

Sono 43 testate sparse per il mondo.

Si va dagli 81.128,71 euro per il Corriere Italiano” del Canada. Si passa dagli 80.563,73 euro diComunità Italiana” (Brasile); il “Corriere degli Italiani” (Svizzera) e “PanoramItalia” del Canada.

Via via fino all’importo minimo  di 2.978,72 euro di “Araldo (Belgio) e “Comunità” (Liechtenstein).

2) Contributi a periodici editi in Italia e diffusi prevalentemente all’estero

Sono soltanto 15 le testate. La parte del leone la fa il “Messaggero di S.Antonio” che riceve 100.000,00 euro.

Al secondo posto “Trevisani nel Mondo” (59.758,16 euro).

All’ultimo posto la “Voce di Buccino” con 7.398,55 euro.

(Foto in alto tratta dal sito del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero: www.sitocgie.com)