Contributi diretti anno 2021: due nuovi chiarimenti del Dipartimento Editoria

Le precisazioni del DIE riguardano le imprese editrici il cui capitale è detenuto in misura maggioritaria da cooperative, fondazioni o enti senza fini di lucro.

Il comunicato del Dipartimento Editoria della PCM

Con una nota pubblicata oggi, 20 gennaio 2022, sul proprio sito, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria ha voluto fare chiarezza su alcuni aspetti non abbastanza chiari alla luce della normativa per l’ammissione delle domande relative all’anno 2021. La cui presentazione, ricordiamo, scade tassativamente il 31 gennaio prossimo.

I chiarimenti riguardano in particolare le imprese editrici il cui capitale è detenuto in misura maggioritaria da cooperative, fondazioni o enti senza fini di lucro. Di cui all’articolo 2, comma 1, lett. b), del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70.

A tali imprese, in base alla legge primaria 26 ottobre 2016, n. 198, era stato concesso un periodo di cinque anni dalla data di entrata in vigore della legge per adeguare il proprio assetto societario. In conformità a quanto previsto dalla legge: trasformarsi in cooperative giornalistiche o assegnare interamente all’ente no-profit la proprietà e l’edizione della testata.

La scadenza del 15 novembre 2022

Quest’anno, e precisamente il 15 novembre p.v. scade appunto il periodo dei 5 anni. Cosa fare, quindi? Ecco le risposte del Dipartimento:

Le imprese che si sono adeguate alla nuova normativa nel corso del 2021

 Le imprese editrici di cui all’articolo 2, comma 1, lett. b), del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 che hanno provveduto, nel corso dell’anno 2021, ad adeguare il proprio assetto societario in conformità a quanto previsto dalla legge, devono presentare la domanda di contributo nell’attuale configurazione giuridica. Indicando la tipologia per la quale il contributo è richiesto, tenuto conto della prevalenza della forma societaria nel corso dell’anno.

In tali casi, nel campo “Tipologia impresa” della sezione “Richiesta” – “Dati riferiti alla testata” della piattaforma, l’impresa dovrà cliccare l’opzione “Sì” alla voce “Adeguamento assetto societario ai fini applicazione deroga al requisito di anzianità”. Indicando la data dell’avvenuto adeguamento e l’anno di percezione dell’ultimo contributo.

Inoltre, nella Sezione “doc editore” dovrà essere inserita anche la documentazione relativa alla trasformazione nella nuova compagine.

In caso di variazione della denominazione

Qualora l’adeguamento abbia implicato un cambio di denominazione o di ragione sociale, ai fini della corretta gestione informatica della procedura istruttoria, l’impresa dovrà richiedere la modifica dei relativi dati attraverso la casella postale:

helpdesk.piattaformacontributi@governo.it.

Ultimo anno per le imprese che non hanno modificato l’assetto

Su esplicita richiesta avanzata da USPI, il Dipartimento precisa che l’annualità di contributo 2021 è l’ultima che può essere richiesta dalle imprese editrici di quotidiani e periodici il cui capitale è detenuto in misura maggioritaria da cooperative, fondazioni o enti senza fini di lucro.

Il contributo erogato sarà quello maturato fino al 15 novembre 2022.

Per ulteriori informazioni

Leggi “Contributi diretti all’editoria, il Dipartimento aggiorna le FAQ”