CoE, disponibile in italiano la Raccomandazione su tutela giornalisti

Disponibile ora sul sito del Dipartimento per l’informazione e l’editoria (DIE) la traduzione in italiano della Raccomandazione del Consiglio d’Europa (CoE) CM/Rec (2016)4 del Comitato dei Ministri agli Stati Membri. 

Il documento è dedicato alla tutela del settore giornalistico e la sicurezza non solo dei giornalisti, ma anche degli altri operatori dei media.

Redatta e curata dall’Ufficio per gli Affari Internazionali del Dipartimento, la Raccomandazione CM/Rec (2016)4 è stata adottata dal Comitato dei Ministri il 13 aprile 2016 in occasione della 1253° riunione dei Delegati dei Ministri. 

Scopo e linee guida

La disponibilità del documento in lingua italiana è un passo in avanti per l’accessibilità del testo e per la sensibilizzazione in tema di tutela del lavoro e del settore giornalistico. 

Nella Raccomandazione del 2016, infatti, si reputa “allarmante e inaccettabile che i giornalisti e gli altri operatori dei media in Europa siano sempre più spesso minacciati, molestati, sottoposti a sorveglianza, intimiditi, privati arbitrariamente della libertà, aggrediti fisicamente, torturati e persino uccisi a causa della loro attività investigativa, delle loro opinioni o dei loro reportage”. 

Strutturata in linee guida ben delineate, la Raccomandazione è organizzata in 4 pilastri: prevenzione, protezione, azione penale e promozione dell’informazione, dell’educazione e della sensibilizzazione. 

A questo proposito si denuncia labuso di potere, la corruzione e le minacce rivolte ai giornalisti, editori e altri operatori del mondo editoriale per farli desistere dal raccontare verità scomode. Azioni che sono dei veri e propri reati che minano la libertà di espressione e di stampa difesa nell’articolo 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. 

Per questi motivi nel 2016 nasce la Raccomandazione. Così facendo il CoE ha stabilito un fascicolo di obblighi basati sul principio della libertà di informazione e di espressione della Corte europea dei diritti dell’uomo. Gli obblighi devono essere adempiuti da organi nazionali e internazionali, con poteri esecutivo, legislativo e giudiziario. 

Articolo di T.S.