CdM: Misure in tema di prezzi dell’energia e dei carburanti e sostegni alle imprese

Contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia. Credito d’imposta per le imprese. Rateizzazione delle bollette per i consumi energetici.

Consiglio dei Ministri n. 68 del 18 Marzo 2022

Il Consiglio dei Ministri si è riunito venerdì 18 marzo 2022, alle ore 19.40 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli

Ecco le misure approvate:

1. CONTENIMENTO DELL’AUMENTO DEI PREZZI DELL’ENERGIA 

a) Riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione.

L’effetto della misura consiste nella riduzione del prezzo di benzina e gasolio di 25 centesimi di euro al litro. Per un periodo di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento.

b) Bonus carburante.

Per il 2022, l’importo del valore di buoni benzina – ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti – nel limite di 200 euro per lavoratore non concorre alla formazione del reddito

2. MISURE IN TEMA DI PREZZI DELL’ENERGIA E DEI CARBURANTI 

a) Credito d’imposta a beneficio delle imprese.  

Sono introdotti i seguenti crediti d’imposta

  • – alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW – diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica. Il credito è pari al 12% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre del 2022. Ed è riconosciuto qualora il prezzo della stessa – calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022 – abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019; 
  • – alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale. Il credito è pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici. Qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019. 

Il credito d’imposta di cui sopra relativo ai consumi di energia elettrica è cedibile ad altri soggetti. Compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione.

E’ fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario. Ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia. 

La cedibilità è altresì estesa al credito d’imposta già riconosciuto alle imprese energivore e a forte consumo di gas naturale ai sensi del decreto-legge n. 4/2022 e n. 17/2022.

b) Incremento degli incentivi in corso.

Sono invece incrementati i seguenti crediti d’imposta, già riconosciuti dal decreto-legge n. 17/2020: 

  • quello a favore delle imprese energivore (dal 20% al 25%); 
  • quello a favore delle imprese a forte consumo di gas naturale (dal 15% al 20%). 
Il Premier Mario Draghi (foto da www.governo.it)

3. POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA SUI PREZZI

a) Aumentati i poteri di “Mister prezzi”,

Sono potenziati l’attività e gli strumenti a disposizione di “Mister prezzi”, il Garante per la sorveglianza dei prezzi. Già istituito presso il Ministero dello sviluppo economico.

In particolare, è istituita una apposita “Unità di missione”, con relativa dotazione di personale, per le attività istruttorie, di analisi, valutazione ed elaborazione dei dati.

Inoltre, il Garante – che può convocare le imprese e le associazioni di categoria al fine di verificare i livelli di prezzo dei beni e dei servizi di largo consumo corrispondenti al corretto e normale andamento del mercato – potrà richiedere alle imprese dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo. 

b) Trasparenza e monitoraggio nel mercato del gas naturale.

I titolari dei contratti di approvvigionamento di gas per il mercato italiano saranno tenuti a trasmettere – al Ministero della transizione ecologica e all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) – i contratti già sottoscritti o da sottoscrivere. Le informazioni tramesse saranno trattate nel rispetto delle esigenze di riservatezza dei dati commercialmente sensibili. 

4. SOSTEGNI ALLE IMPRESE 

a) Rateizzazione delle bollette per i consumi energetici e garanzia SACE.

Le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai propri fornitori la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici – relativi ai mesi di maggio 2022 e giugno 2022.

Il numero massimo di rate mensili non può essere superiore a 24.

Per sostenere le specifiche esigenze di liquidità derivanti dai piani di rateizzazione concessi dai fornitori di energia elettrica e gas naturale, SACE S.p.A. rilascia garanzie in favore di banche, di istituzioni finanziarie nazionali e internazionali. E di altri soggetti abilitati all’esercizio del credito entro un limite massimo di impegni pari a 9 miliardi di euro e può concedere garanzie, in favore delle imprese di assicurazione, pari al 90% degli indennizzi generati da esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale. 

b) Imprese energivore di interesse strategico.

Fino al 31 dicembre 2022, le garanzie emesse da SACE S.p.A. – in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati su proposta del Ministro dello sviluppo economico – coprono il 90% dell’importo del finanziamento concesso.

Analoga garanzia è concessa per il finanziamento di operazioni di acquisto e riattivazione di impianti dismessi. Situati il territorio nazionale per la produzione di ghisa destinata all’industria siderurgica.

Inoltre, fino a 150 milioni di euro sono destinati a progetti di decarbonizzazione del ciclo produttivo dell’acciaio presso lo stabilimento siderurgico di Taranto. Proposti anche dal gestore dello stabilimento stesso ed attuati dall’organo commissariale di ILVA S.p.A., che può avvalersi di organismi in house dello Stato. 

c) Integrazione salariale.

Ai datori di lavoro che non possono più ricorrere ai trattamenti ordinari di integrazione salariale è riconosciuto, – nel limite di spesa di 150 milioni di euro per l’anno 2022 – un trattamento ordinario di integrazione salariale per alcune settimane fruibili fino al 31 dicembre 2022. La disposizione si applica anche alle imprese del settore turistico. 

Sala riunioni del consiglio dei Ministri (foto da www.governo.it)

d) Agevolazione contributiva (esonero totale) per acquisizione di personale già dipendente di imprese in crisi.

L’esonero contributivo in vigore per l’assunzione, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, di lavoratori subordinati. Provenienti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale.

L’esonero è esteso anche ai lavoratori licenziati per riduzione di personale nei 6 mesi precedenti e a quelli impiegati in rami d’azienda oggetto di trasferimento. 

e) Anticipazione delle risorse del Fondo per l’adeguamento prezzi.

Al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili può riconoscere – nel limite complessivo del 50% delle risorse del fondo – una anticipazione pari al 50% dell’importo richiesto dalle imprese.

f) Autotrasporto.

Gli interventi, volti a mitigare gli aggravi economici per il settore derivanti dall’aumento eccezionale dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici, si aggiungono a quelli già adottati con il precedente decreto energia (Dl 17/2022) per complessivi 80 milioni di euro.

5. PRESIDI A TUTELA DELLE IMPRESE NAZIONALI 

a) Poteri speciali – Golden Power.

Si interviene per rafforzare la disciplina del controllo degli investimenti stranieri in Italia, finalizzata all’esercizio dei poteri speciali spettanti al Governo (c.d. “golden power”), alla luce dell’accresciuta strategicità di alcuni settori e della necessità di potenziare le strutture.

b) Rafforzamento della disciplina sulla cyber sicurezza della PA.

Al fine di prevenire pregiudizi alla sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici delle PA, queste procedono tempestivamente alla diversificazione dei prodotti in uso, anche mediante procedure negoziate.

Le procedure di acquisto riguarderanno determinate categorie di prodotti e servizi sensibili: quali applicativi antivirus, antimalware, endpoint detection and response (EDR) e web applicationfirewall (WAF)

LA PUBBLICAZIONE IN G.U.

Il decreto – così approvato dal Consiglio – dei ministri dovrà ora essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e iniziare l’esame in Parlamento per la sua conversione in legge.