Buone notizie, il Washington Post sfida la crisi: nel 2021 maxi assunzione di altri 150 giornalisti

Il quotidiano di proprietà di Jeff Bezos espande le proprie redazioni: nuove sedi all’estero e organico portato a 1.000 giornalisti. Un record storico.

Nell’ultimo giorno di questo ‘annus horribilis’ 2020, vogliamo riportare una notizia positiva e ben augurante per il prossimo anno, non solo per l’editoria mondiale, ma anche per la piccola e media editoria italiana e in particolare per gli editori associati USPI.

Il Washington Post nel 2021 effettuerà una maxi assunzione: amplierà la redazione di altri 150 elementi, portandola a oltre 1000 giornalisti, e creerà poli a Londra e Seul per ampliare l’offerta informativa in Europa e in Asia.

L’annuncio del prestigioso quotidiano proprietà di Jeff Bezos – il miliardario fondatore di Amazon – è assolutamente in controtendenza rispetto al panorama editoriale mondiale e  rispetto anche alle altre testate USA che, solo negli ultimi 12 mesi, hanno tagliato più di 11mila posti di lavoro.

L’assunzione sarà una delle più importanti  mai effettuate dal quotidiano della capitale americana, che ha raggiunto i 3 milioni di abbonati digitali, il triplo rispetto a quelli registrati nel 2016.

Già nel 2018, il WP aveva fatto sapere di esser tornato con i conti in positivo, ma non aveva pubblicato i dati finanziari. Il quotidiano adesso spera di aumentare il numero di abbonati digitali e l’obiettivo sembra essere quello di competere con il New York Times, che dispone di almeno 1.700 giornalisti.

Tra le nuove iniziative, anche nuovi uffici a Sydney, in Australia, e a Bogotà, in Colombia, e in tal modo diventeranno 26 le sue redazioni all’estero.

Martin Baron, executive editor of The Washington Post, foto tratta da www.washingtonpost.com

“Siamo molto emozionati all’idea di espanderci così sostanzialmente.” – ha commentato Martin Baron, direttore esecutivo del Post – I lettori si avvantaggeranno da un giornalismo arricchito, più approfondito, più veloce, diversificato e innovativo. E questo indica un’immensa fiducia nel futuro del Post”.

Una fiducia per il futuro che vogliamo augurare a tutti gli editori, grandi e piccoli, che fanno parte della nostra Unione. Un ‘annus mirabilis’ 2021 per tutti!