Bonus pubblicità 2019, attenzione agli errati importi indebitamente indicati. I dati sono ancora in elaborazione

Il Dipartimento editoria a breve pubblicherà il decreto con l’elenco dei soggetti ammessi.

Non bisogna tener conto, nel cassetto fiscale dei soggetti che hanno presentato le dichiarazioni sostitutive, degli importi del credito spettante (per un errore del sistema indebitamente indicati) non ancora verificati.

Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei ministri ha comunicato sul proprio sito internet che l’Agenzia delle entrate ha trasmesso i dati relativi alle “dichiarazioni sostitutive” sugli investimenti pubblicitari effettuati per l’anno 2019, inviate telematicamente entro il termine del 31 gennaio 2020.

Il Dipartimento li sta elaborando ed a breve sarà pubblicato il decreto del Capo del Dipartimento che approva l’elenco dei soggetti ammessi alla fruizione del credito d’imposta per l’anno 2019.

Inconveniente nel sistema di elaborazione dati

Lo stesso Dipartimento rende noto che nel cassetto fiscale dei soggetti che hanno presentato le dichiarazioni sostitutive per accedere al credito d’imposta per l’anno 2019, a causa di un’anomalia verificatasi nel sistema informatico che gestisce i dati, risultano indebitamente indicati importi del credito spettante non ancora verificati.

Al riguardo fa presente che, in base all’articolo 4 del DPCM 16 maggio 2018, n. 90 (Regolamento che disciplina tale credito), l’utilizzo del credito è subordinato all’adozione del provvedimento del Capo Dipartimento di individuazione degli aventi diritto e dei relativi crediti spettanti.

Ricordiamo, in ogni caso, che il credito è utilizzabile a decorrere dal quinto giorno successivo all’adozione del provvedimento formale che ne riconosce il diritto.

Per tutte le informazioni necessarie, rimandiamo all’articolo pubblicato su questo Notiziario.

Eventuali chiarimenti – tramite email – contattando gli Uffici USPI.