Antitrust: sanzione ad Amazon di 1 miliardo e 128 milioni per abuso di posizione dominante

Secondo l’AGCM, Amazon ha danneggiato gli operatori concorrenti nel servizio di logistica per e-commerce.

La consultazione pubblica dell’AGCOM

Dopo la consultazione pubblica indetta dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sulla proposta di adottare alcuni obblighi regolamentari per aumentare il livello di sorveglianza sulla fornitura dei servizi, anche l’Antitrust ha messo nel mirino la società Jeff Bezos.

Sanzione di oltre 1miliardo di euro

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha annunciato – con un post sul proprio sito in data 9 dicembre scorso – di aver irrogato una sanzione di 1.128.596.156,33 di euro alle società Amazon. Amazon Europe Core Sarl, Amazon Services Europe Sarl, Amazon EU Sarl, Amazon Italia Services Srl e Amazon Italia Logistica Srl. Per violazione dell’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

L’articolo 102 così recita: “È incompatibile con il mercato interno e vietato, nella misura in cui possa essere pregiudizievole al commercio tra Stati membri, lo sfruttamento abusivo da parte di una o più imprese di una posizione dominante sul mercato interno o su una parte sostanziale di questo”.

Posizione dominante nel mercato italiano dei servizi di logistica

Amazon – spiega l’Antitrust nel Provvedimento A528, composto da ben 250 pagine – detiene una posizione di assoluta dominanza nel mercato italiano dei servizi di intermediazione specializzati che le ha consentito di favorire la propria logistica presso i venditori attivi sulla piattaforma Amazon.it ai danni degli operatori concorrenti e di rafforzare la propria posizione dominante.

Amazon Prime

Tra tali vantaggi esclusivi spicca l’etichetta Prime, che consente di vendere con più facilità ai consumatori più fedeli e “alto-spendenti” aderenti all’omonimo programma di fidelizzazione di Amazon. 

L’etichetta Prime consente, inoltre, di partecipare ai famosi eventi speciali gestiti da Amazon, come Black Friday, Cyber Monday, Prime Day.

E aumenta la probabilità che l’offerta del venditore sia selezionata come Offerta in Vetrina e visualizzata nella cosiddetta Buy Box. Amazon ha, così, impedito ai venditori terzi di associare il supporto “Prime” alle offerte non gestite dalla logistica di Amazon.

L’istruttoria ha accertato che si tratta di funzionalità della piattaforma Amazon.it cruciali per il successo dei venditori e per l’aumento delle loro vendite.

Il sistema di misurazione delle performance

Infine, ai venditori terzi che utilizzano FBA non viene applicato lo stringente sistema di misurazione delle performance cui Amazon sottopone i venditori non-FBA. E il cui mancato superamento può portare anche alla sospensione dell’account del venditore.

Le conclusioni dell’AGCM

Danno ai concorrenti di logistica…

In tal modo Amazon – conclude l’Antitrust –  ha danneggiato gli operatori concorrenti di logistica per e-commerce, impedendo loro di proporsi ai venditori online come fornitori di servizi di qualità paragonabile a quella della logistica di Amazon. Tali condotte hanno così accresciuto il divario tra il potere di Amazon e quello della concorrenza anche nell’attività di consegna degli ordini e-commerce.

E danno anche ai marketplace concorrenti

Per effetto dell’abuso, inoltre, sono stati danneggiati anche i marketplace concorrenti: a causa del costo di duplicazione dei magazzini, i venditori che adottano la logistica di Amazon sono scoraggiati dall’offrire i propri prodotti su altre piattaforme online, perlomeno con la stessa ampiezza di gamma. 

Oltre la sanzione pecuniaria, imposte misure comportamentali

L’Autorità ha ritenuto tale strategia abusiva particolarmente grave e, anche in considerazione della sua durata, degli effetti già prodotti e delle dimensioni del Gruppo, ha deciso di irrogare la suddetta  sanzione di oltre un 1 miliardo di euro.

Inoltre, per ripristinare immediatamente le condizioni concorrenziali nei mercati rilevanti, l’Autorità ha imposto ad Amazon misure comportamentali che saranno sottoposte al vaglio di un monitoring trustee.

Amazon dovrà concedere ogni privilegio di vendita e di visibilità sulla propria piattaforma a tutti i venditori terzi. Quelli che sappiano rispettare standard equi e non discriminatori di evasione dei propri ordini. In linea con il livello di servizio che Amazon intende garantire ai consumatori Prime.

Amazon dovrà definire e pubblicare tali standard. A far data da un anno dalla assunzione della decisione, astenersi dal negoziare con i vettori e/o con gli operatori di logistica concorrenti

tariffe e altre condizioni contrattuali.