Alfabetizzazione digitale, Pisano: “lavoriamo per ridurre al minimo il gap di genere”

Il dato di partenza è ancora parecchio sconcertante: secondo il World Economic Forum, “dal punto di vista della parità di genere l’Italia si colloca al settantesimo posto su 140 Paesi”.

Ad affermarlo è il ministro dell’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano, che poi spiega, in un post su Facebook, che il Dipartimento per la Trasformazione Digitale sta lavorando per ridurre al minimo (e speriamo sconfiggere al più presto) il gap di genere in questi settori e nel 2020 “il 50% delle persone assunte” è donna, ha sottolineato Pisano. 

“Grazie al progetto Repubblica Digitale, realizzato per favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro – continua il post di Pisano – abbiamo reso possibile che oltre 34mila donne, dodicimila delle quali studentesse, frequentassero corsi su alcuni di questi argomenti: programmazione, robotica, elettronica, dati e intelligenza artificiale e comunicazione attraverso i social network”.

Il divario in questione “pesa sulla nostra società” prosegue il Ministro, ecco perché “c’è ancora molto da fare per ottenere una vera parità di genere e garantire eque opportunità per tutti, donne e uomini. Per questo, all’interno del Piano operativo della Strategia per le competenze digitali, abbiamo inserito specifici interventi volti a formare 200mila donne tra i 15 e i 70 anni con un livello di istruzione non superiore alla licenza media inferiore”. 

“La cultura digitale e le nuove tecnologie ci offrono l’opportunità di connettere talenti, condividere saperi, migliorare la qualità della nostra vita e della società. La nostra Costituzione, all’articolo 9, stabilisce che ‘la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica’. L’articolo 35 prescrive anche che la Repubblica ‘cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori’”, conclude Pisano. “L’articolo 37 stabilisce che ‘la donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore’. Con le azioni compiute finora, ho ritenuto di dover perseguire questi obiettivi e di attenermi a questi principi”. 

Quindi anche sul fronte della digitalizzazione il Governo è impegnato nel ridurre il divario di genere. La strada da percorrere rimane lunga, ma “per favorire il benessere del nostro Paese e di ciascuna e ciascuno di noi è indispensabile proseguire il cammino”.