
Dopo l’annuncio dell’immissione dei dazi americani, l’Unione europea (Ue) sta rivedendo i suoi pacchetti di leggi per alleggerire la burocrazia e rendere il suo mercato più competitivo. A fronte di questa complicata situazione economica globale, l’attenzione si concentra sulle leggi riguardanti il digitale e l’AI Act.
Infatti, in questi giorni il responsabile dell’unità politica sull’Intelligenza Artificiale (IA) della Commissione europea, Killian Gross, ha espresso la possibilità di modifiche al testo dell’AI Act. Il pacchetto di leggi è stato frutto di un percorso iniziato formalmente nell’aprile 2021, con la prima proposta di regolamentazione. Entrato in vigore a partire dal 1° agosto 2024, l’applicazione completa dell’AI Act è prevista per il 2 agosto 2026 (salvo le eccezioni previste sulle norme di governance).
A quasi un anno dalla sua completa attuazione, il terremoto economico iniziato con i dazi americani sta costringendo l’Ue a rivedere i suoi atteggiamenti.
Verso un AI Act semplificato
Una riforma radicale sembra essere fuori dalle possibilità di modifiche, ma certamente la semplificazione delle norme è un quadro molto probabile.
Riguardo la deregolamentazione dell’AI Act, Gross afferma che “per il momento, posso dire che non prevediamo di riaprire radicalmente, ad esempio, la legge sull’IA”, ma che “se dovesse succedere qualcosa, sarebbe sicuramente mirato”.
“Il nostro primo obiettivo, ovviamente, sarà semplificare l’attuazione per capire cosa dobbiamo fare per renderla più facile per le aziende” e “comunque efficace”, continua il responsabile Ue.
Sicuramente, tra poche settimane arriverà un codice di condotta utile alla protezione delle industrie europee dai modelli di IA più rischiosi a livello economico. Il codice fornirà delle indicazioni con parametri definiti per catalogare quale IA è sicura per la filiera del lavoro e quali invece non sono sicure. Queste indicazioni riusciranno a determinare più precisamente come modelli quali ChatGPT potranno (e dovranno) conformarsi alle norme dell’IA Act entro il prossimo anno.
Articolo di T.S.