Agcom, Lasorella: digitalizzazione e rete unica sfide per il Paese, l’Autorità farà la sua parte

Il rapporto Auditel-Censis ha ulteriormente sottolineato i problemi strutturali e di digitalizzazione di cui l’Italia era già a conoscenza, venuti definitivamente a galla con il lockdown dei primi mesi dell’anno. 

Le criticità hanno riguardato maggiormente il lavoro agile e le didattiche a distanza che “sono passati da fenomeni di nicchia e fenomeni di massa”, ha affermato Giacomo Lasorella, presidente Agcom, nel suo primo intervento pubblico in occasione della presentazione del Rapporto in Senato. 

“Per altro verso questa accelerazione ha messo in evidenza le disuguaglianze territoriali, sociali ed economiche che sono grande materia di riflessione per la politica e le autorità di regolazione”, ha proseguito poi, affermando inoltre che “una delle sfide più rilevanti del Paese è la sua digitalizzazione e l’estensione delle reti in fibra e del 5G sono precondizioni essenziali. La percentuale di persone che si connettono in banda larga è ancora troppo bassa”. 

Quindi il neo-presidente Agcom, convinto che l’aumento della banda larga sia una sfida per la politica e l’Agcom, ha dichiarato: “Non mi addentro sulla questione della rete unica, ma mi limito ad affermare che l’Autorità svolgerà in pieno la sua parte, per garantire l’accesso in rete agli operatori in condizioni paritarie e un accesso di qualità per i cittadini. Garantire lo sviluppo significa individuare strumenti per presidiare la nuova agorà digitale senza comprimere le libertà”. 

Sulla “questione della rete unica” è intervenuto nuovamente l’ad di Tim Luigi Gubitosi: “Si sta cercando di accelerare, ovviamente sotto l’egida del Governo, la marcia verso la Rete Unica: qualche accelerazione e qualche rallentamento, ma direi che sta procedendo con sicurezza”. La costruzione di una rete unica nazionale aprirà ad un’innovazione tecnologica necessaria al nostro Paese per rafforzare la “rafforzare la competitività italiana” nei confronti degli altri Paesi. Solo dopo aver effettivamente sviluppato l’infrastruttura unica a livello nazionale “potremo parlare di altre cose: di dati, che sarà il grande tema del 2021, data center, hedge computing, intelligenza artificiale. La rete è un fattore abilitante, e ormai è un tema vecchio: dovremmo assicurarci di farla il più in fretta possibile”, ha concluso Gubitosi.