AGCOM, focus sui bilanci nel settore dei servizi postali e di corriere espresso

Nel 2018, crescita del 3,1% (in confronto all’anno precedente) dei ricavi complessivi dalle principali imprese operanti nel comparto dei servizi postali. Anche per Poste Italiane crescita dello 0,9%, in controtendenza rispetto al passato.

I ricavi complessivi registrati nel 2018 dalle principali imprese operanti nel settore del recapito e dei  servizi postali hanno registrato una crescita del 3,1% rispetto al 2017.

L’aumento dei ricavi, però, non riguarda tutti gli operatori postali: nonostante, infatti, la crescita dello 0,9% registrata nell’ultimo anno, i ricavi del Gruppo Poste Italiane diminuiscono ad un tasso medio annuo dell’1,5%, passando dal rappresentare oltre il 48% dei ricavi complessivi del settore nel 2014, al 40% circa nel 2018.

Viceversa, i ricavi delle altre imprese analizzate, nello stesso arco di tempo, registrano una crescita media annua del 6,8% in gran parte rappresentate da corrieri espresso, a conferma del crescente ruolo che va assumendo tale segmento di mercato, che segue la progressiva diffusione dell’e-commerce.

È quanto rilevato dal Focus bilanci 2014-2018 nel settore dei servizi postali e di corriere espresso, pubblicato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Nel quinquennio 2014 – 2018, il margine operativo lordo (Ebitda) risulta in crescita di 1,9 punti percentuali, ma in leggera flessione su base annua (-0,6% tra il 2016 e il 2017) mentre il reddito operativo netto (Ebit) – dopo essere quasi raddoppiato in proporzione ai ricavi tra il 2014 ed il 2016 (dal 3 al 5,9%) – lo scorso anno è rimasto costante rispetto alle risultanze del 2017 (5,6%).

Gli investimenti si confermano relativamente marginali rispetto agli introiti (nel 2018 pari in media al 3,5% dei ricavi, cioè pari a circa 550 milioni).

Gli addetti (poco meno di 134.000 a fine 2018) risultano in flessione di circa 14.600 unità rispetto al 2014, riduzione dovuta principalmente ai processi riorganizzativi posti in essere dal Gruppo Poste Italiane, che rappresenta circa il 90% degli addetti, mentre l’aumento degli organici diretti delle altre imprese aumenta anche in virtù di fenomeni di riorganizzazione e fusioni avvenuti nel settore.