
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha presentato a Palazzo Madama la sua Relazione Annuale sull’attività svolta nel 2024.
Presentata dal presidente, Roberto Rustichelli, la Relazione funge da illustrazione complessiva dell’attività di verifica della giusta concorrenza, del controllo di un equo mercato e della tutela dei diritti dei cittadini e utenti.
Nel discorso iniziale, Rustichelli ha sottolineato come i recenti eventi economici e politici globali hanno già scosso “il sistema del commercio internazionale, a lungo fondato sull’integrazione produttiva e sul libero scambio”. Per questo motivo è necessario individuare il nuovo equilibrio globale e dare un boost alla competitività europea.
L’Ue, infatti, a seguito delle guerre prolungate e dello scenario dazi introdotto dalla politica trumpiana, rimane “particolarmente esposta alle fluttuazioni dei mercati e alle nuove spinte protezionistiche”.
Il contesto italiano
Per quanto riguarda l’orizzonte nazionale, si pensa a una forte politica pro-concorrenziale per rafforzare la produttività e rilanciarla. Rimanendo fedeli ai valori e ai principi di mercato europei, Rustichelli sottolinea l’importanza di nuovi investimenti tecnologici, dell’abbattimento di barriere e della riduzione di burocrazia.
A conferma di queste intenzioni future, si passa alla supervisione dell’operato dell’Autorità durante l’anno appena trascorso, in diversi ambiti. Dalla promozione e tutela della concorrenza, l’AGCM analizza anche l’impatto e il monitoraggio degli esiti dell’attività dell’Autorità.
L’editoria tradizionale
In ambito editoriale, l’AGCM riporta un focus sui diritti d’autore. Tra i vari procedimenti istruttori effettuati, si toccano tematiche quali l’aggressività delle modalità con cui le società inducevano i consumatori alla firma e al pagamento di un mandato per la gestione dei diritti d’autore. L’operazione, avvenuta specificamente via mail, oltre ad essere molesta per il consumatore, viola gli artt. 20, 24 e 25 del Codice di Consumo. A seguito di queste istruttorie, l’AGCM ha stabilito il consenso obbligato a inviare un contraddittorio a tutti i consumatori vittime di questa infrazione.
Oggetto dell’attività dell’Autorità sono i rinnovi automatici, e non comunicati, di abbonamenti alla stampa, con conseguente mancata possibilità di recesso o disattivazione dello stesso.
Piattaforme digitali: molte forme di illecito
Nel panorama ampio e variegato delle piattaforme online, l’AGCM ha continuamente svolto attività di protezione e tutela dei diritti degli utenti, soprattutto visti gli ultimi sviluppi tecnologici ancora non del tutto regolati.
Molti dei procedimenti istruttori riguardano la distribuzione illegale di video con contenuti violenti e illeciti. Società come TikTok, Meta, Alphabet/Google sono le prime per numero di istruttorie e sanzioni, soprattutto in relazione al mancato controllo e vigilanza dei minori. Video virali e con contenuti in contrasto con le stesse linee guida delle piattaforme valgono come vera e propria accusa di minaccia alla sicurezza psico-fisica di bambini e adolescenti, violando quindi l’ex art. 21, comma 4 del Codice di Consumo.
Ma non solo. Social come TikTok hanno adottato tecniche di profilazione algoritmica che gli sono valse sanzioni fino a 10 milioni di euro. Simile l’accusa per Google, che usa i dati personali degli utenti in maniera “combinata” e “incrociata” con gli altri servizi Alphabet.
Articolo di T.S.