Sostengo edicole: apprezzamento SNAG per le misure annunciate

Dopo Fenagi, anche SNAG-Confcommercio, Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai,  ha espresso apprezzamento per le misure preannunciate dal Governo a sostegno del comparto delle edicole. 

Il Presidente SNAG, Renato Russo, ha sottolineato come gli interventi previsti abbiano una “portata innovativa”, soprattutto i sostegni destinati ai punti vendita non esclusivi e alla distribuzione locale. Queste ultime misure sono considerate cruciali per contrastare la desertificazione nelle aree interne e nei piccoli Comuni. 

Al contempo però tali contributi diventano efficienti solo nel momento in cui vi è una garanzia di continuità e vigilanza. Casi come quelli di Amatrice e del I^ Municipio di Roma dimostrano, infatti, come la chiusura non sia solo legata alle condizioni di mercato ma anche a imposizioni dei monopoli distributivi.  

Si richiede quindi alle Istituzioni competenti di attuare interventi correttivi dedicati, accompagnati dalla incentivazione del settore.

L’esigenza è quella di incoraggiare l’apertura di nuovi punti vendita, il ricambio generazionale e lo sviluppo di servizi aggiuntivi nelle edicole, eliminando gli ostacoli burocratici.

Resilienza della rete di vendita 

Nonostante il contesto di mercato negativo, le edicole continuano a resistere. Secondo le analisi SNAG, nel 2024 oltre 600 nuove imprese hanno avviato o rilevato un’attività di vendita di quotidiani e periodici, con un tasso di natalità vicino al +3%

Tuttavia, il tasso variazione di stock rimane ancora negativo e il saldo delle chiusure al netto delle nuove aperture è pari al +4%. Dunque la rete si sta ancora contraendo.

Al contempo, una certa positività la possiamo riscontrare in una recente indagine AGCOM. Essa conferma che, nonostante il calo degli acquisti, la stampa cartacea è ancora percepita come uno dei mezzi di informazione più affidabili.

Ciononostante, la realtà dei fatti è differente. Per quanto questi dati facciano sperare il meglio, l’acquisto effettivo dei quotidiani cartacei continua a calare inesorabilmente. Solo il 17% dei cittadini italiani li legge, in netta contrapposizione al 50,5% degli utenti social che dichiara di informarsi principalmente sulle piattaforme online.

Articolo di G.R.D.R.