Si è spenta la voce di Massimo Bordin, storico conduttore di Radio Radicale

La morte, dopo una lunga malattia, nel pomeriggio di oggi, 17 aprile 2019. L’annuncio è stato dato in diretta dalla emittente nazionale di informazione.

«È morto poco fa a Roma Massimo Bordin. – così Alessio Falconio (attuale direttore di Radio Radicale) ha interrotto i programmi in onda per annunciare la morte del giornalista sessantasettenne – E’ davvero con immenso dolore che diamo questa comunicazione che non avremmo mai voluto dare. Era malato da tempo e aveva chiesto di poter vivere e lottare contro questa malattia nel massimo riserbo, e noi abbiamo rispettato la sua scelta. Ma non ce l’ha fatta, poco fa siamo stati raggiunti dalla notizia. Ricorderemo il nostro Massimo e lo onoriamo con quel Requiem che tante volte ha preceduto la sua unica e splendida rassegna stampa». Poi la trasmissione del Requiem di Mozart al posto del normale palinsesto.

L’annuncio della scomparsa di Massimo Bordin, registrato mercoledì 17 aprile 2019 alle 14:43 su Radio Radicale (3 min 47 sec.).

Nato a Roma il 18 agosto 1951, Massimo Bordin è stato direttore di Radio Radicale dal 1991 al 31 luglio 2010 e curava (dal lunedì al venerdì) “Stampa e Regime”, la rassegna dedicata ai temi politici della giornata.

Nel 2010 presentò le sue dimissioni dalla direzione di Radio Radicale, per insanabili divergenze con il suo editore di riferimento. Continuerà comunque a lavorare per la testata per la quale, per anni, è stato interlocutore di Marco Pannella nella conversazione domenicale con il leader radicale. Ha presentato la rubrica settimanale Mediorientale e curato lo Speciale Giustizia e la rubrica dall’America.

“Voce” conosciutissima tra gli addetti ai lavori, nel 2009 vinse il Premiolino, sezione radio, con la seguente motivazione: “Il collega che da anni ci sveglia ogni mattina con le sue puntuali, professionali e graffianti rassegne stampa, cesellando i fatti con opinioni di rara acutezza libertaria”.

Il cordoglio dell’USPI va ai familiari e a tutti i colleghi della Radio.

(Foto in alto, tratta da Radio Radicale)