Proposta Corecom Toscana: inserire a scuola l’insegnamento dell’educazione digitale

Promuovere iniziative che rendano il web un luogo più sicuro per i ragazzi è stato il tema centrale del Safer Internet Day, celebrato lo scorso 9 febbraio.  

Tra le varie iniziative e proposte, salata all’occhio quella del Corecom Toscana, che ha scritto una lettera aperta chiesto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente del consiglio incaricato Mario Draghi di inserire la materia dell’educazione digitale tra quelle insegnate a scuola.

“Sono anni che lavoriamo su questi temi e siamo fermamente convinti che occorra un forte impegno formativo e culturale della scuola. Ecco perché pensiamo che sia irrimandabile l’istituzione della materia dell’educazione digitale nelle scuole dell’obbligo. In modo irrituale, ci siamo permessi di affidare con una lettera aperta, le nostre riflessioni e la nostra esperienza al professor Mario Draghi”, si legge sul profilo Facebook del presidente dell’organismo toscano, Enzo Brogi. 

“Nel mondo che ci attende, tutti, compresi i nativi digitali, hanno diritto ad una formazione consapevole e contemporanea. La centralità della digitalizzazione nei futuri investimenti previsti dal Recovery Plan e nei giorni in cui si celebrano l’impegno contro bullismo e cyberbullismo e il Safer Internet Day”.

Brogi, nella missiva, immagina e spera che lo stimolo “sarà stato oggetto anche di sollecitazioni da parte delle forze politiche nel corso delle consultazioni” e mette a disposizione delle istituzioni la “piccola ma intensa esperienza” del Corecom “per condividere metodo, competenze e risultati raggiunti”.

Di seguito il testo integrale della lettera aperta a Mario Draghi: 

I nostri giovani vanno educati al digitale

Gentile professor Draghi, 

in queste giornate particolarmente intense e impegnative, mi permetto di rivolgermi a Lei, consapevole dell’irritualità della forma. Lo faccio perché apprezzo la Sua sensibilità dimostrata sul tema dell’educazione e della formazione dei nostri giovani, così tanto sacrificata in questo anno di emergenza sanitaria. Una sensibilità che, ci sembra di capire, la porta a mettere la scuola ai primi posti della sua prossima agenda di Governo, fino a prospettare un allungamento del calendario scolastico. 

Questo, accanto alla centralità della digitalizzazione nei futuri investimenti previsti dal Recovery Plan e nei giorni in cui si celebrano l’impegno contro bullismo e cyber bullismo e il Safer Internet Day, mi porta ad affidarLe uno stimolo che immagino (e spero) sarà stato oggetto anche di sollecitazioni da parte delle forze politiche nel corso delle consultazioni che anche adesso sta proseguendo. Introduca, nei curricula ministeriali della scuola dell’obbligo, la materia dell’educazione al digitale, attraverso docenti preparati e appassionati. 

Nel mondo che ci attende, tutti, compresi i ’nativi digitali’, hanno diritto a una formazione consapevole e contemporanea. Come Corecom della Toscana lavoriamo da anni nelle scuole su questo fronte, e dal 2018 portiamo avanti il progetto multidisciplinare del ’Patentino digitale per l’uso consapevole del web e dei social’, riscontrando un altissimo interesse – e un bisogno diffuso – da parte di insegnanti, studenti e famiglie ma con inevitabili difficoltà a coprire tutte le scuole che ci chiedono di intervenire. 

La nostra piccola ma intensa esperienza è a disposizione per condividere metodo, competenze e risultati raggiunti. 

Buon lavoro, con tutto il nostro incoraggiamento!