In questi giorni di emergenza sanitaria internazionale si parla molto di disinformazione e, purtroppo, come se non bastasse l’epidemia, anche di “infodemia”. Vari personaggi pubblici e istituzionali stanno affrontando il tema da varie prospettive, tutti però con l’intento di allertare il più possibile i cittadini, invitandoli a prestare la massima attenzione a ciò che leggono in rete.
Condividere una fake news in questo momento potrebbe essere più rischioso del solito, soprattutto per quella fascia della popolazione totalmente indifesa informativamente parlando, che ha quindi più difficoltà a verificare la notizia piuttosto che a confrontarla con altre.
È da questo bisogno di chiarezza che nasce il primo sito di Fact Checking dedicato alla verifica scientifica di notizie inerenti al coronavirus. Il portale è stato chiamato “CoronaCheck” ed è stato realizzato da un team di ricercatori del Dipartimento di Data Science di EURECOM (Francia), della Cornell University (USA) con la collaborazione della Johns Hopkins University (USA).
Cosa fa? Il sito è in grado di verificare singole frasi affermative inerenti a casi confermati di coronavirus, persone guarite, decessi e tassi di mortalità. Le fonti primarie del sito sono il World Health Organization (WHO), i Governi e i Ministeri della salute di Italia, Australia, Taiwan, China e Canada, fonti quindi istituzionali che rilasciano esclusivamente dati ufficiali.
Come si usa? Dopo aver inserito l’affermazione che si vuole verificare, il sistema mostra le scritte vero/falso e se si clicca sul testo evidenziato in rosso (se è falso) o in verde (se è vero), appare la spiegazione di come il sistema di Intelligenza Artificiale sia giunto a quella conclusione, con l’aggiunta dei dati registrati dal sistema.
Il sito, inoltre, utilizza un algoritmo che chiede all’utente un feedback affinchè possa aiutarlo nel processo quando incontra difficoltà nella risposta.