Osservatorio AGCOM: banda larga mobile +48%, quotidiani -14%, Rai sempre leader tra le TV, Facebook il più usato dei social

Nel settore postale: servizi di corrispondenza (tra cui rientrano i prodotti editoriali) in flessione del 28,1%, mentre la consegna pacchi in aumento del 14,1%.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, il 18 gennaio 2021, ha diffuso gli ultimi dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni n. 4/2020, riferiti a settembre 2020.

Di seguito, ne proponiamo una sintesi:

Telefonia

A fine settembre, nella rete fissa, gli accessi complessivi si sono ridotti di circa 130 mila unità rispetto al trimestre precedente e di 390 mila unità rispetto a settembre 2019. In continuità con quanto emerso nei precedenti aggiornamenti dell’Osservatorio, vengono rilevati significativi cambiamenti nella composizione delle tecnologie utilizzate per la fornitura del servizio: infatti, se nel settembre 2016 oltre l’85% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi a meno del 40% (con una flessione di 9,6 milioni di linee). Allo stesso tempo sono sensibilmente aumentati gli accessi tramite tecnologie qualitativamente superiori, in particolare quelle in tecnologia FTTC (+7,06 milioni di unità), FTTH (+1,16 milioni) e FWA (+ 610 mila).

Nel segmento della rete mobile, le sim complessive (104,1 milioni a settembre 2020) risultano in flessione su base annua di circa 220mila unità; le sim M2M sono cresciute di 2,8 milioni, mentre quelle “solo voce” e “voce+dati” si sono ridotte di tre milioni di unità. Vodafone risulta market leader (29,1%), seguita da Tim (29,0%) e Wind Tre (26,1%), mentre Iliad rappresenta il 6,6% del mercato.

Prosegue a ritmi sostenuti la crescita della banda larga mobile: nei primi 9 mesi del 2020 oltre il 70% delle linee human ha effettuato traffico dati, con un consumo medio unitario mensile di dati stimabile in circa 9,2 GB/mese, in crescita del 48% rispetto a settembre 2019.

Televisioni

Nel settore televisivo, rispetto a settembre 2019, Rai si conferma leader di mercato con una share stabile al 34%. In seconda posizione Mediaset che, con 3,1 milioni di telespettatori nel giorno medio, registra un incremento di 1,2 punti percentuali, arrivando al 32,2% di share. Nello stesso periodo, Discovery raggiunge un’audience dell’8,5% (+0,2 punti percentuali) mentre performance negative si rilevano per Comcast/Sky (-1,3%) e La7 del Gruppo Cairo Communication (-1%). Gli ascolti ottenuti dagli altri operatori – che complessivamente raggiungono il 15,1% – risultano, invece, in crescita (+0,9 punti percentuali).

Editoria

Riguardo il settore dell’editoria, viene confermato il trend negativo già rappresentato nei precedenti Osservatori: nel mese di settembre 2020, la vendita di quotidiani (copie cartacee e copie digitali complessive) è pari a circa 61,5 milioni di unità, in flessione del 14% su base annua.

Con riferimento all’intero periodo considerato (settembre 2016 – settembre 2020), le copie mensili cartacee complessivamente vendute dai principali editori passano da 51,6 a 32,6 milioni di unità con una 2 contrazione del 37%.

Contestualmente, le copie digitali risultano in netta flessione se consideriamo l’intero periodo (-16% punti percentuali) e in aumento se si considerano i valori di settembre 2019 (+5 punti percentuali).

Internet e social network

Analizzando i dati di utilizzo di internet nel mese di settembre 2020, 42 milioni di utenti medi giornalieri hanno navigato in rete per un totale di 59 ore mensili a persona.

Passando all’esame dell’audience dei principali social network, pur con una decrescita su base trimestrale del 2,2%, Facebook con 36,1 milioni di utenti unici si conferma la principale piattaforma utilizzata dagli utenti. Analoga tendenza si osserva per altri social i cui consumi a settembre 2020 continuano a registrare delle contrazioni dopo la crescita osservata durante il periodo di lockdown: pari a -1,8% per Instagram e Pinterest e -1,4% per Twitter. Per la prima volta dal suo esordio, si osservano valori di audience in lieve diminuzione per Tik Tok, frequentato da 6,5 milioni di utenti (-0,4% su base trimestrale).

Settore postale

Nei primi nove mesi del 2020, i ricavi complessivi registrati nel settore postale sono diminuiti in media del 2,1% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.

Tale risultato deriva da due tendenze di segno opposto, flessione dei servizi di corrispondenza e crescita di quelli relativi alla consegna dei pacchi, ormai in atto da tempo, ma che la pandemia ha ulteriormente accentuato. In particolare, i servizi di corrispondenza registrano rispetto ai primi nove mesi del 2019 una flessione del 28,1%, mentre i servizi di consegna pacchi in media risultano in aumento del 14,1% (con quelli nazionali che evidenziano introiti in crescita del 23,1%).

Il quadro concorrenziale del settore postale, nel suo complesso, vede il Gruppo Poste Italiane principale operatore con il 39,3% (ma in flessione di 6,3 punti percentuali su base annua), seguita da BRT (13,8%), UPS (10,9%) e GLS Italy (9,9%), mentre Amazon cresce di 3,4 punti percentuali raggiungendo l’8,3%.