Milleproroghe, emendamenti per la protrazione delle agevolazioni telefoniche e dei contributi diretti

Depositate proposte di proroga anche delle convenzioni con il governo per le Agenzie di stampa e della cassa integrazione per gli editori e stampatori di quotidiani, periodici e agenzie stampa in crisi.

Alla Camera dei deputati, le Commissioni riunite I (Affari Costituzionali) e V (Bilancio, Tesoro e Programmazione) sono chiamate ad esaminare, in prima lettura in sede referente, il Disegno di legge C. 2325, di conversione in legge del Decreto Legge 30 dicembre 2019, n. 162, recante “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica”.

Ricordiamo che il 20 gennaio è scaduto il primo termine per la presentazione in commissione degli emendamenti al c.d. Decreto “Milleproroghe” .

Agevolazioni telefoniche per l’editoria cartacea

Fra gli emendamenti che il presidente Giuseppe Brescia (M5S) ha ritenuto ammissibili, e che saranno sottoposti al vaglio e all’eventuale voto delle Commissioni riunite, ce ne sono tre, di identico tenore, che dispongono la proroga della scadenza delle agevolazioni tariffarie telefoniche per l’editoria al 1° gennaio 2021, anziché dal 1° gennaio 2020, come invece stabilito dall’articolo 1, commi 772, 773 e 774, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Legge di bilancio 2019).

Detti emendamenti sono a prima firma di Luigi CascielloValentina Aprea (Forza Italia), Manuela Gagliardi – Claudio Pedrazzini e Alessandro Colucci – Lupi Maurizio (Misto – Noi con l’Italia).

Ecco il testo:

Dopo l’articolo 2, aggiungere il seguente:

Art. 2-bis. (Proroghe di termini in materia di editoria)

  1. All’articolo 1, commi 772, 773 e 774, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, le parole: «A decorrere dal 1° gennaio 2020» sono sostituite dalle seguenti: «A decorrere dal 1° gennaio 2021»;”.

Contributi diretti ai giornali e periodici

Emendamenti sono stati presentati da diverse forze politiche, anche della maggioranza, per differire le riduzioni della contribuzione diretta all’editoria (previste dall’articolo 1, comma 810, della Legge 145/18 Finanziaria 2019 e già procrastinate di 12 mesi dall’articolo 1, comma 394, della Legge 160/19Finanziaria 2020), rispettivamente di 24 o 36 mesi.

Agenzie di stampa

Tra gli emendamenti presentati, viene proposta la proroga delle Convenzioni con il governo per le Agenzie di stampa, in attesa della riforma annunciata dal sottosegretario con delega all’editoria, Andrea Martella.

La proposta è quella di prorogare a fine dicembre 2020 il termine finale di validità delle Convenzioni sottoscritte, rispetto al precedente termine fissato al 30 settembre di quest’anno.

Cassa integrazione per editori e stampatori

Riguardo la cassa integrazione per gli editori e stampatori di quotidiani, periodici e agenzie stampa, l’emendamento prevede una proroga massima di 1 anno (quindi, fino a tutto il 2020), ma soltanto per le aziende che erano già destinatarie di tale trattamento a fine 2019. Il tetto massimo di spesa è previsto intorno ai 10milioni di euro per l’anno in corso.

L’iter parlamentare, appena cominciato, dovrà aver termine entro i primi giorni di febbraio, a pena di decadenza. Seguiranno aggiornamenti.