Microsoft sotto esame: la FTC indaga su cloud, cybersicurezza e IA

L’Antitrust statunitense ha messo Microsoft nel proprio mirino, puntando a far luce su molte delle sue attività. 

Al vaglio della FTC (Federal Trade Commission) il cloud, le offerte per la cybersicurezza e per i prodotti di Intelligenza Artificiale (IA). L’esito delle indagini potrebbe aprire nuove prospettive nella regolamentazione delle Big Tech e del loro ruolo all’interno dell’economia globale.

Recidiva e destino comune 

Non è la prima volta che Microsoft si trova sotto la lente dell’antitrust. Già 25 anni fa, l’azienda fu oggetto di un’azione legale per il presunto abuso di posizione dominante del sistema operativo Windows. In quell’occasione si tentò, senza successo, di spacchettare il sistema operativo nelle sue componenti.

Il Dipartimento di Giustizia ha da poco avanzato un’analoga richiesta di scorporo per Google dopo la vittoria in tribunale dello scorso agosto, quando Mountain View è stata bollata come monopolista

Indagini odierne

L’attuale indagine della FTC è il risultato di oltre un anno di interviste e confronti con concorrenti e partner commerciali di Microsoft. Questi colloqui hanno portato a una richiesta formale di informazioni dettagliate inviata al quartier generale di Redmond. 

Tra i punti in esame, l’accusa che Microsoft possa aver utilizzato la sua posizione di forza nel settore software per imporre clausole di licenza penalizzanti. Così avrebbe scoraggiato i clienti dal trasferire i propri dati da Azure ad altre piattaforme concorrenti.

Possibile cambio di guardia alla FTC

L’indagine è stata autorizzata dalla presidente della FTC, Lina Khan, nota per il suo approccio rigoroso nei confronti dei giganti tecnologici. Tuttavia, il futuro della commissione potrebbe cambiare con l’insediamento di Donald Trump a gennaio. 

Infatti, il nuovo presidente potrebbe nominare un esponente repubblicano con una visione più moderata nei confronti delle grandi aziende, inclusi i colossi della Silicon Valley.

Articolo di D.C.G.